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Expo: un anno dopo brindano turismo, vino e cibo. Il bilancio. Mai cosi tanto Made in Italy su tavole all’estero e sono tornati gli stranieri in Italia. Moncalvo (Coldiretti): “l’Italia ha saputo cogliere l’opportunità di Expo”

Un anno dopo l’inizio di Expo gli effetti si sono fatti sentire un turismo con un positivo aumento delle spese e degli arrivi degli stranieri nel 2015 che ha fatto soprattutto registrare il record storico delle esportazioni di alimenti e bevande a 36,9 miliardi, con un aumento dell’8% sull’anno precedente. Emerge da un’analisi della Coldiretti nell’anniversario dell’inizio di Expo, aperto il 1 maggio 2015, dalla quale si evidenzia che ben un terzo della spesa degli stranieri in vacanza in Italia è oggi destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per acquistare prodotti enogastronomici.
Le spese dei viaggiatori esteri in Italia - sottolinea la Coldiretti - sono cresciute nel 2015 del +3,8%, superando i 35,5 miliardi di Euro con benefici diffusi sull’economia nazionale. Tra i paesi di provenienza - precisa la Coldiretti - sono i francesi a registrare l’andamento più dinamico, seguiti dagli abitanti del Regno Unito e dai tedeschi ma molto positiva è stata anche la crescita della spesa degli statunitensi, secondo i dati del Ciset. Il cibo, grazie ad Expo, si consolida - continua la Coldiretti - come componente determinante della vacanza Made in Italy. Si tratta della principale voce del budget turistico che - precisa la Coldiretti - ha addirittura superato persino quella dell’alloggio. Un risultato reso possibile dal primato nell’enogastronomia conquistato dall’Italia e indubbiamente sostenuto dall’Esposizione Universale che ha fatto conoscere al mondo la realtà enogastronomica nazionale.
L’Expo è stato infatti visitato - ricorda la Coldiretti - da 21,5 milioni di persone, un terzo dei quali stranieri che hanno apprezzato l’esposizione ma anche colto l’opportunità di visitare luoghi turistici del Belpaese e di gustare i prodotti del territorio con il cibo che per quasi 2 turisti stranieri su 3 (62%) è in testa alla classifica degli acquisti in Italia secondo l’indagine Nielsen. Un gradimento anche, grazie alla ampia copertura mediatica dell’appuntamento, si è trasferito all’estero dove non sono mai stati consumati cosi tanti prodotti alimentari italiani come nel 2015.
I cibi nazionali più apprezzati dagli stranieri sono il vino che, nel 2015, ha raggiunto un valore record delle esportazioni di 5,4 miliardi che lo colloca al primo posto tra i prodotti della tavola Made in Italy all’estero. Al secondo posto - precisa la Coldiretti - si posiziona l’ortofrutta fresca con un valore stimato in 4,4 miliardi nel 2015, mentre al terzo posto sul podio sale la pasta che raggiunge i 2,4 miliardi. Nella top five ci sono anche - continua la Coldiretti - i formaggi che hanno raggiunto un export stimato a 2,3 miliardi, mentre la classica “pummarola” fa salire la voce pomodori trasformati a 1,5 miliardi ed infine l’olio di oliva che raggiunge i 1,4 miliardi a pari merito con i salumi. L’agroalimentare - sottolinea la Coldiretti - svolge peraltro un effetto traino unico sull’intera economia per l’impatto positivo di immagine sui mercati esteri dove il cibo Made in Italy è sinonimo di qualità.
“L’Italia ha saputo cogliere l’opportunità di Expo per raccontare al mondo il modello agroalimentare e i suoi valori unici” ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “l’agricoltura italiana è diventata la più green d’Europa con il primato europeo di 282 prodotti a denominazione di origine (Dop/Igp) riconosciuti dall’Unione, 405 vini Doc/Docg, la leadership nel numero di imprese che coltivano biologico, la più vasta rete di aziende agricole e mercati di vendita a chilometri zero, ma anche la minor incidenza di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma e la decisione di non coltivare organismi geneticamente modificati”.

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