02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

La Fondazione del Brunello, con il via libera dell’assemblea dei vignaioli di Montalcino, è realtà. Il presidente Bindocci: “esempio virtuoso, i Consorzi del vino pronti a diventare “banche” per i territori”. Le risorse da 2 centesimi a bottiglia

Italia
Montalcino circondata dai filari di Sangiovese

Dopo una lunga fase di progettazione, la Fondazione del Consorzio del Brunello, con il via libera dell’Assemblea, è pronta a vedere la luce. Un’iniziativa che “evidenzia il nuovo ruolo dei consorzi, che da ente di tutela stanno diventando attori insostituibili della crescita e promozione dei territori. Un’esperienza, quella di una Fondazione di un Consorzio del Vino, già sperimentata in passato (dal Consorzio del Chianti Classico, nel 1991, ha lanciato una sua Fondazione, per la tutela del territorio e valorizzazione dei suoi beni artistici, culturali e ambientali). Ma - continua Bindocci - che con alcune peculiarità, e con il valore del brand del Brunello di Montalcino, tra i più forti a livello mondiale, potrebbe aprire una strada virtuosa per altre importanti denominazioni del vino italiano che, in qualche modo, diventano “banche” per i loro territori. È un modello innovativo, perché il valore aggiunto creato dal Brunello rimane sul territorio e lo fa crescere”. Così il presidente ed il vice presidente del Consorzio del Brunello, Fabrizio Bindocci e Bernardo Losappio, che ha curato tutto l’iter che ha portato alla creazione della Fondazione, per la quale oggi è arrivato il via libera dell’Assemblea del Consorzio (www.consorziobrunellodimontalcino.it).
Sul modello di quelle bancarie, la Fondazione avrà come scopo principale quello di finanziare progetti di sviluppo del territorio su diversi fronti, dal turismo al recupero e restauro di beni artisti e culturali, ma anche nel sociale e per l’integrazione in un Paese, Montalcino, in cui, grazie ad un “melting pot” consolidato e virtuoso, vivono persone di oltre 15 nazionalità diverse. Non a pioggia, ma, di anno in anno, puntando su progetti e idee concrete e ben delineate. Con la maggior parte delle risorse che dovrebbe arrivare grazie ad un contributo volontario dei produttori, quantificabile in 1-2 centesimi a bottiglia, o meglio a “fascetta”, che, secondo le prime stime, consentirebbe di mettere insieme, inizialmente, un budget di 150-200.000 euro all’anno. Inoltre, la Fondazione, pur essendo espressione del Consorzio, avrà una gestione autonoma e non sarà comunque chiusa a partecipazioni e contributi esterni.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli