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Assoenologi conferma in toto la “squadra vincente”: Riccardo Cotarella alla presidenza ed Emilio Renato Defilippi e Filippi Stephan alla vicepresidenza per i prossimi tre anni. Cotarella: “collaborazione con scuole primo punto della mia rivoluzione”

Italia
Riccardo Cotarella, presidente Assoenologi

Squadra che vince non si cambia, una massima che vale nel mondo dello sport come in quello dell’associazionismo, e che Assoenologi - Associazione Enologi Enotecnici Italiani (www.assoenologi.it), la più antica organizzazione di categoria del mondo del vino, fondata nel lontano 1891, ha fatto sua, riconfermando nell’assemblea generale dei soci di scena ieri a Milano, gli enologi Riccardo Cotarella alla presidenza ed Emilio Renato Defilippi e Filippi Stephan alla vicepresidenza per i prossimi tre anni. Passa la mano, come ampiamente annunciato nei mesi scorsi, il direttore Giuseppe Martelli, che dopo 38 anni di attività è stato sostituito da Gabriella Diverio.
Non cambia la squadra, ma cambiano gli obiettivi di Assoenologi, che si riunirà per il Congresso n. 71 di scena a Verona dal 2 al 5 giugno, mettendo al centro “Le nuove frontiere - Ricerca internazionale, aspetti salutistici, culturali e artistici”. Come racconta a WineNews, il presidente di Assoenologi Riccardo Cotarella, ci sono gli enologi e gli enotecnici del futuro al cuore del proprio lavoro, in sinergia con le Università e gli Istituti Tecnici.
“Ci dobbiamo impegnare nella ricerca, nella sperimentazione e nella cultura - spiega Cotarella - portando i giovani alla conoscenza delle problematiche e delle soluzioni che abbiamo: è un impegno, per me il più importante, che ci vogliamo prendere, dedicando la nostra opera al futuro dei nostri giovani colleghi. È un bellissimo impegno, sicuramente oneroso, da portare avanti con entusiasmo: la collaborazione con le scuole - conclude Cotarella - è al primo punto della mia rivoluzione, e già domani incontreremo i Presidenti dei corsi di laurea ed i presidi degli Istituti Tecnici, per buttare giù una strategia che possa aiutare glie enologi e gli enotecnici di domani”.

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