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“Collezionisti asiatici sempre più preparati e appassionati a vini maturi, e anche ai grandi vitigni autoctoni italiani, che crescono”: così, da Hong Kong, la casa d’aste tricolore Gelardini & Romani Wine Auction, quasi sold-out nell’ultimo incanto

Italia
Collezionisti vino in Asia più maturi ed appassionati ad autoctoni Italia: così Gelardini e Romani da Hong Kong

Non ci sono solo le grandi case d’asta inglesi o americane, che fanno business soprattutto con i grandi vini francesi (sebbene le etichette italiane siano sempre più presenti nei cataloghi e nelle top delle aggiudicazioni) a giocare la partita degli incanti enoici in Asia, ma anche realtà più piccole, focalizzate sui vini del proprio Paese. È il caso di Gelardini & Romani Wine Auction, prima case d’aste specializzata in vini italiani (www.grwineauction.com), che nei giorni scorsi ha battuto la sua “10th Anniversary Hong Kong Sale”, asta n. 10 della società in quello che è diventato il più importante mercato asiatico per i vini di alta gamma, dove opera dal 2011. E da dove arrivano tendenze interessanti, come spiega a WineNews Raimondo Romani: “innanzitutto, mentre i vini del Domaine de la Romanée-Conti continuano a guidare le classifiche delle aste enoiche a livello mondiale, pur rappresentando in termini di quantità una quota esigua del mercato, non si arresta il calo di “appeal” dei Bordeaux, le cui quotazioni - sottolinea Romani - si stanno sempre più avvicinando a quelle dei nostri Supertuscan. Per dare un riferimento possiamo dire che oggi sul mercato internazionale vale più una bottiglia di Masseto che una di Château Margaux, anche se per onore di verità questo livellamento deriva più dal calo dei prezzi dei Bordeaux, piuttosto che dalla crescita delle quotazioni dei nostri vini.
Ma la nota più positiva è che il pubblico che si rivolge a noi si dimostra, anno dopo anno, sempre più interessato ai vitigni autoctoni nostrani - aggiunge ancora il titolare, insieme a Flaviano Gelardini, della Gelardini & Romani Wine Auction - come dimostrato dalle ottime performance dei più pregiati vini Nebbiolo e Sangiovese ma anche Montepulciano e Aglianico. Ciò premesso sono comunque i “brand” ed il prestigio dell’azienda, che dipendono in parte dalla storia di un’azienda ed in parte dalle valutazioni delle guide internazionali, a determinare la collezionabilità e quindi la rivalutazione di un vino”.
Altro aspetto interessante, è che i risultati dell’Asta, insieme ad altri fattori, fra cui il crescente apprezzamento per vini molto maturi, come rossi degli anni ‘50 e ‘60, o quello di Champagne anni ‘70 e ‘80, benché talvolta ossidati, aggiunge Romani, “ci fanno identificare il 2016 come l’anno della “maturità” del wine lover e dei collezionisti asiatici, la cui conoscenza e competenza è ormai mediamente superiore a quella riscontrabile nei corrispettivi europei. E questo essenzialmente è dovuto al fatto che la classe media Asiatica, che transita a Hong Kong, principale “hub” per il vino in Asia, si concede grandi vini quotidianamente, e questo le ha consentito di guadagnarsi i “galloni” della competenza sul campo”.
Nel dettaglio, venendo all’asta battuta da Gelardini & Romani Wine Auction il 24 aprile ad Hong Kong, nel ristorante “Già - Trattoria Italiana”, tra i top lot si segnalano una bottiglia di Romanée Conti Domaine Romané- Conti 1967 battuta per 45.000 dollari di Hong Kong (il cambio attuale è sugli 8,7 dollari di Hong Kong per 1 euro, ndr), una di Montrachet Domaine Romanée-Conti 1991 a 24.000 dollari, tanti quanti quelli offerti per il lotto di 12 bottiglie di Sperss 1990 di Gaja. Ancora, con 21.600 dollari di Hong Kong, spicca la mini verticale di quattro bottiglie (1996, 1997, 1998 e 1999) di Barolo Monfortino Riserva di Giacomo Conterno, seguita dalle 6 bottiglie di Montepulciano d’Abruzzo 2001 di Valentini aggiudicate per 15.600 dollari. Stessa quotazione dei lotti formati da 12 bottiglie di Sassicaia 1998, da 3 bottiglie di Masseto 2004, e da tre bottiglie di Masseto 2006. E, ancora, con 14.400 dollari di Hong Kong di aggiudicazione, ci sono le 6 bottiglie di Dom Perignon 1976, le 12 di Sassicaia 2008, e le 12 di Brunello di Montalcino Cerretalto 2007 di Casanova di Neri.
Nel complesso, sono state realizzate aggiudicazioni per 3,1 milioni di dollari di Hong Kong, il 97% del valore di base del catalogo, con 32 lotti che hanno raddoppiato il valore di base d’asta, ed oltre 130 hanno avuto incrementi superiori al 50%.

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