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Grande musica, arte, letteratura e cultura da Nobel, il tutto “bagnato” da vini eccellenti: ecco Collisioni (15-18 luglio 2016, Barolo), che torna con il “Progetto Vino” del giornalista-manager Ian d’Agata. Collisioni 2016, WineNews media partner

Grande musica italiana ed internazionale, arte, letteratura e cultura da premio Nobel, il tutto “bagnato” dai vini eccellenti di Langa, d’Italia e non solo: ecco la formula di successo di “Collisioni”, il “festival agri-rock” che trasforma da 8 anni Barolo, capitale enoica delle Langhe patrimonio Unesco, in uno dei più grandi palcoscenici diffusi tra le sue piazze ed i suoi luoghi storici, dove il pubblico incontra artisti, cantanti, scrittori, produttori di vino e di eccellenze. L’appuntamento, con l’edizione n. 8, è per il 15-18 luglio, e se il programma definitivo sarà comunicato nei prossimi giorni (www.collisioni.it, di cui WineNews da quest’anno è media partner, ndr), non mancano già certezze.
Dai concerti principali già fissati con star di primissimo piano (venerdì 15 luglio Elton John, sabato 16 Marco Mengoni, Domenica 17 Mika, già sold out) alla conferma del “Progetto Vino”, coordinato ancora una volta da Ian d’Agata, Contributing Editor di “Decanter” e Staff Writer di “Vinous”, nonché direttore scientifico della Vinitaly International Academy che, che insieme a Filippo Taricco, direttore artistico di Collisioni, ha voluto realizzare fin dagli esordi un appuntamento caratterizzato da esperti di grande richiamo conosciuti in tutto il mondo. In programma “convegni, interviste, degustazioni e visite in azienda con i più importanti professionisti del vino a livello internazionale. Incontri, seminari e tasting che da un lato avvicinano i grandi vini italiani e stranieri alle decine di migliaia di wine-lovers presenti ogni anno all’evento, dall’altro permette ai produttori di presentare le proprie eccellenze agli esperti di tutto il mondo in degustazioni professionali private”, spiega una nota.
Tanti gli ospiti internazionali che hanno già confermato la loro adesione al “Progetto Vino”: da Jeffrey Porter, Wine Director dei 20 ristoranti Batali& Bastianich negli Stati Uniti, a Keith Goldston, Master Sommelier e Wine Director del Capella Hotel a Washington DC, da Anna Rönngren, sommelier stellata del ristorante Frantzén e docente presso la Restaurangakademien in Svezia, a Bryant Mao, Chief Sommelier del ristorante Hawksworth, miglior Sommelier in British Columbia nel 2015 in Canada, da Seamus Sharkey, Chief Sommelier del ristorante The Ledbury, due stelle Michelin a Londra, a Leonid Sternik, miglior sommelier russo nel 2006 e proprietario del ristorante Vincent a San Pietroburgo fino ad Elin McCoy, responsabile della rubrica dedicata a wine&spirits per Bloomberg Markets. E ancora, Jay Hutchinson, head sommelier del ristorante Ai Fiori, New York, Roberto Dante Martella (Canada), proprietario del ristorante Grano a Toronto, Beatriz Machad sommèliere presso The Yeatman, Relais & Chateaux a Porto, “Best of Award of Excellence” wine list di “Wine Spectator”, Bernardo Silveira M. Pinto importatore di vino in Brasile, Chris Horn, Wine Director del Purple Café di Seattle, Madeleine Stenwreth Master of Wine in Svezia, ma anche esperti dall’estremo Oriente, e dalla Cina in Particolare, tra cui, Dorian Tang, National Education Manager, Asc Fine Wines e Ying Guo, capo sommelier del Four Seasons a Shanghai.
Ma “il meglio deve ancora venire” scherza Ian D’Agata, che ogni anno amplia il suo panel, grazie al sostegno dei tanti consorzi e produttori che hanno creduto nella formula e contribuito a farla crescere nel tempo, trasformandola in un appuntamento ricorrente e ambito dai professionisti di tutte le nazioni. “Sono tanti i giornalisti e i sommelier che mi chiedono ogni anno di intervenire. Naturalmente devo operare un’attenta selezione. Quello che mi preme maggiormente è portare nel parterre di Collisioni solo chi realmente decide ogni giorno le sorti dei vini italiani nei mercati consolidati e in quelli emergenti. Soltanto così questo progetto rappresenta un’opportunità di crescita concreta e contribuisce a diffondere nel mondo il meglio dei nostri prodotti”.
Collisioni è attualmente il festival più importante in termini di pubblico del Piemonte, insieme al Salone del Libro di Torino, e viene considerato da gran parte della critica come il miglior festival in Italia, per la sua formula innovativa e la capacità di parlare ad un pubblico trasversale, proponendo un’offerta variegata di musica, letteratura, cinema, alta enogastronomia e intrattenimento per famiglie. Per quattro giorni, una comunità di 100.000 persone, proveniente da tutta Italia e dall’estero vive insieme in una sorta di ideale paese della cultura, assistendo alle numerose conferenze, ai concerti, e agli spettacoli teatrali proposti nel cartellone.
Grazie al suo prestigio e al rapido passaparola di artisti e intellettuali di tutto il mondo, il festival ha avuto l’onore nel 2012 di essere scelto da Bob Dylan come unica tappa italiana per celebrare i 50 anni della sua celebre canzone Blowin’ in the wind, nel 2013 dai Jamiroquai nel 2014 da Neil Young e dai Deep Purple. Tra gli ospiti del cartellone letterario, in questi anni, i Premi Nobel per la letteratura Vidia Naipaul, Josè Saramago, Herta Muller, Dario Fo, i Premi Oscar Michael Cimino e Giuseppe Tornatore, David Grossman, James Ellroy, Art Spiegelman, Paul Auster, Salman Rushdie, Don de Lillo, Roberto Saviano, Alessandro Baricco, Luciana Litizzetto, Werner Herzog. Nel 2015 Collisioni ha proposto i concerti di Mark Knopfler, Sting, Paolo Nutini, The Passenger, J-Ax, Fedez e ospitato incontri con il Nobel per la letteratura Wole Soyinka, Daniel Pennac, Umberto Galimberti e molti altri.

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