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Anteprime Toscana - Aspettando i big, il “resto del mondo” enoico made in Tuscany: Morellino, Maremma, Colline Lucchesi, Carmignano, Valdarno di Sopra, Sovana, Montecucco e Cortona negli otto migliori assaggi di WineNews

Partendo dalle denominazioni più piccole e/o meno strutturate, è cominciata, oggi, la consueta “maratona” della Toscana del vino: a Firenze, ha esordito “Anteprime Toscana”, l’evento organizzato da Toscana Promozione (agenzia specializzata della Regione) che, dal 2010, anticipa la settimana in cui le principali denominazioni toscane presentano le nuove annate ed i vini pronti ad andare in commercio (Chianti, Chianti Classico, Brunello di Montalcino, Nobile di Montepulciano, Vernaccia di san Gimignano).
Sui banchi d’assaggio, molti buoni/ottimi vini che raccontano l’altra faccia della Toscana, quella dei territori meno esposti ai riflettori del palcoscenico enoico italiano e non solo, capaci tuttavia di fornire una convincente prova qualitativa, con etichette, in non pochi casi, davvero interessanti. Si tratta di realtà consortili poste in zone dall’estensione in termini di ettari vitati a volte molta ridotta e dall’organizzazione magari meno articolata di quella dei cosiddetti Consorzi “big”, ma, senza dubbio, che possiedono potenzialità di notevole livello. Vini buoni, dicevamo, ma anche prodotti capaci di stare sui mercati anche quelli più distanti o remoti per fattura ineccepibile e per doti di originalità e carattere ben definite.
Quello che manca ancora però è un’opportuna organizzazione interna a questi Consorzi che permetta una effettiva anteprima. In altre parole, le novità, cioè i vini che ancora non sono andati in commercio, sono davvero pochi. Un problema che non riguarda soltanto la disponibilità dei produttori a prepararsi per un evento di questo tipo ma anche, in alcuni casi, gli stessi termini temporali fissati dai disciplinari di produzione in merito alla data di emissione sul mercato, che contrastano, per l’appunto, con la tempistica delle anteprime.
Problemi a parte, veniamo ai vini. WineNews ha scelto un’etichetta per ogni Consorzio presente alla manifestazione (Consorzio Morellino di Scansano, Consorzio Montecucco, Consorzio Vini Cortona, Consorzio Vini di Carmignano, Consorzio Valdarno di Sopra, Consorzio Bianco di Pitigliano e Sovana, Consorzio Vino Colline Lucchesi e Consorzio Maremma Doc), che si è segnalata particolarmente in termini qualitativi, cercando, il più possibile, di restare fra i vini che ancora non sono presenti sul mercato.
Colpisce per intensità, ma anche per eleganza, che il tempo saprà ancora amplificare, il Carmignano Riserva 2013 dell’azienda Piaggia, un rosso pieno e solido dal sorso ritmato e dai profumi di buona freschezza e pulizia. Delizioso, pur nella sua dimensione esile, il Cortona Merlot 2014 di Boscarelli, azienda storica dell’areale di Montepulciano, che di recente ha scelto di produrre anche nella contigua denominazione di Cortona. Una bella novità giunge dalla Maremma, dove la famiglia chiantigiana Cecchi possiede la Tenuta Val delle Rose ha portato all’esordio il Morellino di Scansano Poggio al Leone 2013, un vino dall’impostazione aromatica impeccabile, che trova nel sorso ritmato e profondo un ulteriore elemento di distinzione.
Sempre dalla Maremma una grande interpretazione del Grenache (in zona denominata “uva Spagna”): il Maremma Doc Oltreconfine 2013 di Bruni un rosso dal passo dei grandi sia nei profumi di bella finezza sia nella progressione gustativa dinamica e slanciata. Solido e destinato a lasciare il segno, il Valdarno di Sopra Boggina 2013 della Fattoria Petrolo, griffe della provincia aretina conosciuta soprattutto per il suo splendido Merlot Galatrona (il 2013 che abbiamo assaggiato di nuovo è veramente un grande vino), un Sangiovese affinato in acciaio grintoso ed elegantissimo.
Ancora in tema di Sangiovese, si conferma un punto di riferimento per la sua denominazione il Montecucco Sangiovese Lombrone Riserva 2012 di ColleMassari, dal sorso sapido e assai gustoso. Delizioso il Colline Lucchesi Villa Sardini 2013 di Pieve Santo Stefano, un rosso che a tratti sembra “pinotteggiare”. Tuto all’insegna della bevibilità il Sovana Superiore Ombra Blu 2014 di Sassotondo, ancora un rosso che punta più sulla piacevolezza che sulla forza.

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