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La storica griffe Frescobaldi cresce nel fatturato (bilancio 2015 a 95 milioni di euro, +9% sul 2014) e punta a crescere in Toscana, puntando a nuove acquisizioni in alcuni dei territori più importanti della Regione, dal Chianti Classico a Montalcino

Italia
Lamberto Frescobaldi, alla guida delle Marchesi Frescobaldi che cresce in fatturato e punta a nuove acquisizioni in Chianti Classico e a Montalcino

Cresce nel fatturato e punta a crescere nel territorio la Marchesi de’ Frescobaldi, realtà storica del vino di Toscana e d’Italia, con oltre 700 anni di storia alle spalle. Forte di un bilancio in crescita, che nel 2015 si è chiuso a 95 milioni di euro, a +9% sugli 87 milioni di euro del 2014, il gruppo guidato dal presidente Lamberto Frescobaldi (www.frescobaldi.it), è a caccia di nuove proprietà, con trattative in parte già avviate, in alcuni dei territori più prestigiosi del vino di Toscana, da quello del Brunello di Montalcino al Chianti Classico.
Per una crescita organica che vedrebbe così il gruppo aggiungere nuove aziende e vigneti a quelli già di proprietà, da Castello di Nipozzano, nel Chianti Rufina, a Castelgiocondo e Luce della Vite, a Montalcino, da Tenuta di Castiglioni, a Montespertoli, in Val di Pesa, alla Tenuta dell’Ammiraglia progettata da Sartogo, a Magliano in Toscana, nel cuore della Maremma, fino al Castello di Pomino, in località Pomino (vero e proprio “monopole” Frescobaldi, Doc dal 1983 e uno dei quattro territori più vocati per la produzione di vino già individuato nel 1716, dal bando del granduca Cosimo III de’ Medici insieme a Chianti, Carmignano Val d’Arno di Sopra, ndr), fino alla Conti Attems in Friuli Venezia Giulia, senza dimenticare la maggioranza della “Tenute di Toscana”, proprietaria di due delle griffe più importanti del vino italiano, Ornellaia e Masseto, e la presenza nel Chianti Classico, dal 2014, con l’affitto la quasi totalità dei vigneti (61 ettari vitati su 80, dei 400 complessivi dell’azienda) del Castello di San Donato in Perano, a Gaiole in Chianti).
Gruppo che, in ogni caso, come riporta “Radiocor” de “Il Sole 24 Ore”, non ha in programma nessuna quotazione in Borsa, pur facendo parte del progetto “Elite” di Borsa Italiana.

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