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La Francia punta forte sul turismo enoico: ecco “Visitfrenchwine.com”, il portale unico dell’enoturismo, frutto di una sinergia tra pubblico e privato, con l’obiettivo di attirare, entro il 2020, 4 milioni di wine lover stranieri

Se la politica italiana si sta finalmente accorgendo della centralità del settore enoico, non solo da un punto di vista culturale, ma anche sotto il profilo economico e commerciale, in Francia le istituzioni non hanno mai smesso di credere, puntare e sostenere la filiera del vino. In tutte le sue declinazioni, a partire dall’enoturismo, settore fondamentale, che adesso potrà contare su un portale unico, “Visitfrenchwine.com” (www.visitfrenchwine.com), che raccoglierà tutta l’offerta enoturistica del Paese.
Presentato ieri dal Ministro degli Affari Esteri Laurent Fabius, insieme a Florence Cathiard, presidente del Consiglio Superiore dell’Enoturismo, ed a Christian Mantei, direttore generale di Atout France (agenzia di sviluppo turistico leader in Francia, ndr), il nuovo portale vuole essere una risposta forte alla concorrenza che arriva da vicini sempre più “agguerriti”, Italia e Spagna in primis, mettendo in rete ed i diversi attori della filiera vitivinicola e turistica di Francia, per promuovere l’Esagono enoico al meglio tra i turisti stranieri.
Il sito sarà una sorta di vetrina, attraverso cui il wine lover potrà prenotare, in soli tre click, visite a cantine e Château, escursioni, degustazioni, workshop, conferenze. La gestione seguirà il modello di una vera e propria redazione, con un comitato editoriale guidato da Atout France e fatto da esperti del settore, come Florence Cathiard, presidente del Consiglio Superiore dell’Enoturismo, Michel Bernard, Pôle d’excellence de l’œnotourisme, e Brigitte Bloch, direttrice Crt Aquitania, che collaboreranno, per la selezione dei contenuti con i grandi marchi dell’enoturismo francese, partner del progetto: Gérard Bertrand, Relais & Châteaux, Mumm, Perrier Jouet, Rémy Martin, Krug, Ruinart, Veuve Cliquot tra gli altri.
Del resto, che il vino sia un caposaldo dell’economia d’Oltralpe, l’ha ricordato, con un esempio che vale più di tante parole, lo stesso Ministro Fabius, come riporta il quotidiano “La Tribune” (www.latribune.com): “le esportazioni di vino, nel 2014, hanno pesato come 114 Rafale (i costosissimi aerei militari francesi, ndr), 7,6 miliardi di euro”.
E, se nel 2010 furono 3 milioni i turisti stranieri che visitarono le mete dell’enoturismo di Francia, l’obiettivo, grazie alla nuova vetrina del vino e dei suoi territori, per il 2020, è di raggiungere quota 4 milioni. Si ounta forte su asiatici ed americani, il cui numero “cresce del 10% l’anno - commenta Christian Mantei, ceo di Atout France - ma sapendo che molto dipenderà dai nostri vicini, tedeschi ed inglesi su tutti”.

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