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La tecnologia dei sottomarini nucleari per controllare il processo di fermentazione dei vini: è la strada scelta da Palmaz Vineyards, in Napa Valley, famosa per la cantina nascosta nelle viscere del Mount George, che ricorda un film di James Bond

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La cantina iper tecnologica di Palmaz Vineyard

La tecnologia usata nei sottomarini nucleari per tenere sotto controllo il processo di fermentazione dei propri vini: è la strada, innovativa e ad alta tecnologia, scelta da Palmaz Vineyards (www.palmazvineyards.com), in Napa Valley, diventata famosa per la propria cantina sotterranea, nascosta nelle viscere del Mount George, che ricorda più il rifugio segreto di Blofeld in “Si vive solo due volte”, uno dei James Bond più celebri, che il posto in cui nascono i Cabernet Sauvignon della famiglia Palmaz.
Il processo utilizzato sui tini d’acciaio si chiama “Fermentation Intelligence Logic Control System”, ed è in grado di analizzare il vino nel suo processo di fermentazione a livello molecolare, fornendo al personale di cantina le informazioni necessarie per regolare la temperature nelle diverse sezioni dei tini, con un elevatissimo grado di precisione.
La tecnologia, nota nel mondo dei sottomarini come sono-densitometria, prevede l’inserimento di una sonda a forcella all’interno di ogni vasca, che misura le vibrazioni 10 volte al secondo, producendo una grande quantità di dati sulla densità del liquido, attraverso i quali il wine maker può valutare nel migliore dei modi l’avanzamento del processo fermentativo. Ovviamente, ad elaborare i dati interviene un software, che analizza secondo per secondo le diverse temperature, proiettando le informazioni sui mega schermi del “Palmaz’s Fermentation Dome”, che grazie ad un sistema di geotagging identifica anche il singolo wine maker che lavora sui diversi tini, in modo che i dati siano sempre a diposizione, ovunque si trovino.

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