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In Brasile tornano gli “Encontro de Vinhos”: il 2 aprile la data più attesa, quando a San Paolo verrà svelata l’opera simbolo dell’evento, la tela dell’italiana Arianna Greco, dipinta con i vini della “sua” Puglia, con al centro i simboli del Brasile

Italia
Encontro de Vinhos 2016 by Arianna Greco

In Brasile, dove la cultura del vino sta vivendo il suo momento più vivace, con tanti giovani che si avvicinano con curiosità al mondo di Bacco, uno degli appuntamenti più attesi è quello con gli “Encontro de Vinhos” (www.encontrodevinhos.com.br), evento itinerante, in sei tappe, da Rio de Janeiro a São Paulo, da Campinas a Ribeirão Preto, da Belo Horizonte a Curitiba, che porta sul territorio carioca il meglio della produzione enoica mondiale, facendo leva sui principali importatori. L’edizione n. 6 della fiera, pensata e organizzata ogni anno dal giornalista Beto Duarte, che per la televisione brasiliana ha già girato più di 200 documentari sul mondo del vino, dopo aver fatto tappa a Campinas e Curitiba, con le etichette di tante aziende del Belpaese, da Allegrini a Nino Franco, da Cusumano a Barone Ricasoli, da Vietti a Mastrojanni, da Baglio di Pianetto a Follador, riparte da Rio de Janeiro, il 3 marzo, ma la data più attesa è quella del 2 aprile, quando a San Paolo si aprirà il sipario sull’opera simbolo di “Encontro de Vinhos” 2016, firmata da un’artista italiana che ha fatto del vino uno strumento d’arte, Arianna Greco, originaria di Porto Cesareo (Lecce).
La particolarità della sua tecnica consiste nell’utilizzo del vino al posto dei tradizionali colori, con l’ottenimento di opere enocromatiche cangianti nel tempo e, per il prestigioso incarico ricevuto, ha scelto i vini della sua terra natale, il Primitivo di Manduria Passo del Cardinale e il Salice Salentino Limitone dei Greci (80% Negroamaro e 20% Malvasia Nera di Lecce), entrambi prodotti nel Salento, dalla storica azienda Paolo Leo.
L’opera ha sviluppo verticale su tre livelli, al centro dell’immagine si staglia il Cristo Redentore di Corcovado, simbolo della città di Rio de Janeiro e del Brasile, ma anche connessa all’Italia, perché ai suoi piedi fu posta una targa dalla comunità italiana nel 1974 (nel centenario della nascita di Guglielmo Marconi) per commemorare l’accensione delle lampade della statua tramite un impulso radio da Roma da parte dello scienziato italiano il 12 ottobre 1931. Al di sopra del Cristo Redentore, c’è il Globo terrestre, sviluppato su un solo piano, per ricordare che Encontro de Vinhos è una fiera in cui arrivano produttori da ogni parte del mondo. A “bagnare” l’intero globo è posta sulla sinistra una bottiglia dalla quale fuoriesce quello stesso vino che è l’anima dell’evento e che con il suo scorrere abbraccia ogni cultura, ogni popolazione, favorendo legami, amicizie, collaborazioni. Nella parte inferiore troviamo due donne, perché il vino è Eros e l’Eros, secondo l’artista, è donna.

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