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Spiegare il mondo Prosecco al potenzialmente enorme mercato dell’Asia, che oggi vuol dire essenzialmente Giappone (3,5 milioni di bottiglie) e Cina (3 milioni): ecco il viaggio “apostolico” realizzato, insieme, dai Consorzi della Doc e della Docg

Un successo clamoroso quello del mondo Prosecco, in Italia e, soprattutto all’estero, Uk, Germania e Usa in testa. Eppure le più celebri bollicine del Belpaese non si accontentano, con il Prosecco Doc ed il Conegliano e Valdobbiadene Docg che guardano unite alla conquista dell’Asia, mercato dal potenziale sconfinato, ma dove oggi finiscono molto meno di 10 milioni di bottiglie, di cui 3,5 in Giappone e 3 in Cina, due Paesi che assorbono più o meno l’1% della produzione prosecchista a testa. E, nell’ultimo mese, i consorzi della Doc e della Docg hanno solcato tutto l’Oriente: il 30 ottobre a Tokyo (in collaborazione con il Gambero Rosso), l’11-13 novembre a Shanghai, a ProWine China 2015, e poi ancora, con corsi e masterclass ad hoc, ancora a Shanghai (23-24 novembre) e tre giorni in Taiwan, a Taipei (dal 26-28 novembre).
Un sorta di viaggio “evangelico” sul Prosecco, parola che è diventata quasi sinonimo di bollicina italiana nel mondo, in maniera troppo semplicistica, ma che in realtà esprime un mondo complesso fatto di un territorio che, per la Doc, si estende dal Veneto al Friuli Venezia Giulia, e per la Docg si arrampica sulle colline di Conegliano e Valdobbiadene, passando per Cartizze e le 43 “rive”, e che ha bisogno di tempo per essere spiegato e compreso appieno. In Asia, di certo, ma anche nel resto del mondo, e persino in Italia.
“Questo viaggio ha rappresentato per noi l’opportunità di incontrare ma anche formare un mercato che è avido, spesso carente di notizie e allo stesso tempo affascinato dal lifestyle italiano - ha detto stefano Zanette, presidente della Doc Prosecco - che oramai rappresenta una sorta di status symbol aspirazionale. Oltre a portare la cultura delle nostre tradizioni, facciamo formazione sul terroir e sui metodi di vinificazione. Un altro aspetto che curiamo è il wine pairing, cioè dimostriamo, con esempi pratici, come il nostro vino si sposi perfettamente con i sapori della cucina cinese offrendo molti spunti di creatività e fusione culturale”.
“Dopo alcuni anni di attività promozionale ad Hong Kong, per la prima volta quest’anno il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore ha presentato la denominazione al Prowine di Shanghai - ha aggiunto Innocente Nardi, alla guida del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore - attraverso la presenza diretta delle aziende produttrici e la realizzazione di seminari volti a far conoscere l’area storica di produzione del Prosecco. Oltre alla realizzazione del sito internet in cinese, abbiamo infatti deciso di avviare un’attività di promozione in un mercato che rappresenta un grande potenziale”.

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