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C’è anche il vino italiano, grazie a Vinitaly International, tra i premiati dei “China Awards 2015”, indetti da Fondazione Italia Cina e “Milano Finanza”, dedicati alle “aziende italiane che meglio hanno colto le opportunità del mercato cinese”

C’è anche il vino italiano, grazie a Vinitaly, tra i 29 premiati dei “China Awards 2015”, indetti da Fondazione Italia Cina e “Milano Finanza”, dedicati alle “aziende italiane che meglio hanno colto le opportunità del mercato cinese”, si legge su www.fondazioneitaliacina.it. La fiera più importante del vino italiano nel mondo, infatti, è stata premiata nella categoria “Eccellenza Italia”, grazie alle attività nel Paese di Vinitaly International, dai corsi e seminari della Vinitaly International Academy, alla partecipazione ad eventi come la Hong Kong International Wine & Spirits Fair, il Fuori Salone del China Food & Drinks Fair for Wine and Spirits di Chengdu e lo Shanghai Wine & Dine Festival.
“Un presidio costante e ritenuto da Veronafiere altamente strategico, tanto da aver aperto una sede permanente a Shanghai”, si legge in una nota della fiera veronese. “Da vent’anni con Vinitaly International supportiamo il comparto vitivinicolo italiano - commenta Giovanni Mantovani, dg Veronafiere - per la valorizzazione del nostro prodotto sui mercati esteri. La Cina è particolarmente interessante per il vino italiano. Il nostro è un approccio costante e mirato ai singoli Paesi, per far conoscere nel corretto modo le peculiarità della produzione nazionale ed offrire così alle nostre aziende opportunità di visibilità per un concreto incremento dell’export. Tra i risultati raggiunti dall’attività di Vinitaly International mi piace ricordare anche l’incremento del 40% di buyer e operatori provenienti dalla Cina nell’ultima edizione di Vinitaly a Verona, nonché il significativo numero dei visitatori cinesi - posizionatisi al primo posto delle presenza estere - al Padiglione Vino - A Taste of Italy di Expo”.
Tra i premiati, oltre ad imprese e aziende, anche campioni dello sport e artisti: da Marcello Lippi, allenatore ampione del mondo di calcio nel 2006, diventato famoso in Cina dopo aver portato al successo la squadra cinese del Guangzhou Evergrande, a Roberto Cammarelle, olimpionico di pugilato a Pechino nel 2008, da Toto Cutugno, cantante dalla carriera internazionale che quest’anno ha cantato una versione cinese de “L’italiano” al gruppo comasco dei “7grani”, diventati famosi in Cina grazie alla loro canzone “Ragazza di Nanchino”.

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