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L’Italia sarà il Paese ospite di “Vinexpo Hong Kong”, di scena in Asia dal 24 al 26 maggio 2016: il coinvolgimento ed il ruolo di aziende e territori del Belpaese nelle parole, a WineNews, del Ceo di Vinexpo Guillaume Deglise

Italia
Il ceo di Vinexpo, GuillaumeDeglise

L’Italia sarà il Paese ospite di “Vinexpo Hong Kong”, di scena in Asia dal 24 al 26 maggio 2016, ma il coinvolgimento di aziende e territori del Belpaese vive adesso il suo momento più caldo, con il Ceo della fiera francese, Guillaume Deglise, in Italia per chiudere gli ultimi accordi, con l’eterna domanda ad accompagnarlo: come può una fiera francese fare il gioco del vino italiano? “Vinexpo non è solo una fiera per i vini francesi - risponde il ceo di Vinexpo a WineNews - è una fiera per tutti i vini internazionali, facciamo promozione di tutti i vini e distillati del mondo, dalla Francia, all’Italia, dalla Spagna al Sud America: avremo più di 30 Paesi rappresentati alla tappa di Hong Kong nel 2016. L’Italia - spiega Deglise - è il primo esportatore di vini nel mondo, ma in Cina è solo il quinto. Abbiamo visto un mercato potenziale in Cina per i vini e distillati italiani. Abbiamo preso la decisione proprio per questo, e avremo quindi l’Italia al centro del Salone però anche l’organizzazione di degustazioni, masterclass e tasting di vini italiani di prima classe”.

Quello che fa Vinexpo, del resto, ha poco a che vedere con le altre fiere del settore, perché “Vinexpo ha un’immagine differente, arrivando ogni 2 anni è un evento che la gente aspetta con ansia, specie il trade asiatico. E poi a Vinexpo si incontrano tutte le professioni del vino, non solo gli export director, ma anche i proprietari. Non è solo una fiera - continua Deglise - ma un incontro per evento e un incontro per la professione. È proprio attraverso le aziende che passa la promozione del vino italiano: per noi l’Italia è un Paese importante, e l’iniziativa di Hong Kong è il primo passo verso un coinvolgimento maggiore, che avrà il suo apice a Bordeaux, dove c’è sempre grande interesse da parte dei visitatori stranieri per i vini di tutto il mondo, e quindi anche per l’Italia”.

“L’Italia sta imparando a fare sistema - aggiunge il ceo di Vinexpo - è un Paese sempre di moda, per la gastronomia, per il vino, ma anche come destinazione turistica. Parliamo molto dell’Italia in Francia, perché è un modello da seguire in tutta Europa. Difficile dire chi abbia, tra Francia, Italia, Usa, Cile, Usa, la strategia migliore in termini di efficacia e sinergie. Ogni Paese è differente e, quindi, sceglie una strategia differente, narrando storie differenti, fatte da aziende differenti. Credo - continua Deglise - che l’Italia abbia molta forza, ci sono molte cose da dire sull’Italia, genera interesse, come lo generano, e sempre di più, i vini del Nuovo Mondo, dagli Usa alla Nuova Zelanda, passando per Sudafrica ed Australia. Però, i vini del Vecchio Mondo, su tutti Italia e Francia, rimangono una forza a parte. L’Italia - conclude Deglise - è sempre venuta ad Hong Kong con Vinexpo con molti produttori, circa 300, quest’anno invece saranno tra i 400 ed i 500, ed abbiamo già molte conferme, con la partecipazione di produttori come Frescobaldi, Planeta, Feudi di San Gregorio, Allegrini, ma anche grandi nomi come Angelo Gaja, Antinori ed altre grandi aziende. La cosa interessante, però, è soprattutto che facciamo la promozione di tutto il Paese, non solo le grandi aziende, ma anche i piccoli produttori, ed è questa la vera forza di Vinexpo Hong Kong 2016, dove parleremo di tutte le Regioni italiane, dall’Alto Adige alla Sicilia, e di tutto il panorama produttivo”.

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