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Le vendite online decollano in Francia, dove, nel 2015, il 30% dei wine lovers ha comprato vino sul web. I punti di forza e le sfide dell’e-commerce nelle parole di Sylvain Dade, a capo dell’agenzia di marketing del vino “Sowine”

Se in Italia ancora tentennano, le vendite di vino online sembrano decollare nell’altro gigante del vino, la Francia, dove, secondo gli ultimi dati del Baromètre Sowine/Ssi, nel corso del 2015 il 30% dei wine lovers d’Oltralpe ha acquistato vino sul web, contro il 24% del 2014. Un bel balzo in avanti per l’e-commerce in salsa enoica, spinto da una grande diversità d’offerta e dal proliferare di modelli di business sempre più attenti alle tendenze di mercato. Ad analizzare un panorama tutto nuovo, dalle colonne del quotidiano francese “Le Figaro” (www.lefigaro.fr), ci pensa Sylvain Dade, a capo dell’agenzia di marketing del vino “Sowine” (www.sowine.com).

“Il web è diventato una parte integrante della vita delle persone - spiega Dade - ed i siti di e-commerce sono entrati da anni nella nostra quotidianità. Una tendenza nella quale, finalmente, si sta innestando anche il vino, che ha ancora terreno da recuperare su altra categorie merceologiche. E riesce a farlo perché adesso i consumatori si sentono più sicuri nei confronti degli acquisti di vino on-line, un fenomeno rafforzato dalle dinamiche delle nuove reti sociali, ma anche dal legame sempre più forte con la gastronomia, oltre che dalle tante opportunità”. Tra i canali che stanno raccogliendo i maggiori successi, “i siti delle grandi catene della gdo, ma anche i portali delle stesse aziende, primo canale per le vendite enoiche online, ma - continua il direttore di “Sowine” - sorprende anche l’exploit dei siti di vendita di vino per abbonamento, un modello che risponde alla volontà del consumatore di lasciarsi sorprendere e guidare”.

Fondamentale, nell’esperienza di acquisto online, è proprio “la forza della rete, dove il wine lover negli anni ha imparato ad informarsi, confrontarsi e creare le proprie cerchie, tra social, blog e forum: una base solida - racconta Dade - da cui è sempre più naturale passare all’acquisto. E poi ci sono altri aspetti della vita quotidiana da non sottovalutare nel successo dell’e-commerce: la consegna a casa è una comodità non da poco, e poi la spesa virtuale non conosce problemi di spazio. In Francia, come in tante altre parti del mondo, chi vive in città non ha lo spazio per una vera e propria cantina, ed allora l’aumento della frequenza d’acquisto diventa una risposta naturale, senza andare per cantine e senza riempire casa di vino. Proprio in quest’ottica - aggiunge il direttore di “Sowine” - è di grande aiuto il miglioramento delle condizioni di trasporto degli ultimi anni, con i prezzi che, comunque,non spaventano i wine lovers”.

Certo, c’è ancora tanto da fare per migliorare ed arrivare, ad esempio, ai livelli dei Paesi anglosassoni, “con le cantine che devono imparare a capire le potenzialità della vendita online, aggiornando i loro siti, e la base di chi compra regolarmente online, appena il 6% dei francesi, che - conclude Dade - deve necessariamente allargarsi”.

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