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Brunello (882 euro a quintale), Amarone (875) e Barolo (742) tra i rossi; Alto Adige con Traminer Aromatico (450) e Pinot Grigio (266) e Terlano Pinot Bianco (261), tra i bianchi: i vini Dop più quotati di Italia, analisi WineNews (dati Ismea)

In attesa di sapere se il traguardo record dei 5,5 miliardi di euro di esportazione per il vino italiano nel 2015 sarà centrato, come sembrano dire le cifre Istat fino ad agosto 2015 (3,39 miliardi di euro, +6% sul 2014), un check-up della salute del settore, in vista della fine dell’anno, può arrivare anche dal “borsino” delle quotazioni all’origine dei vini più importanti d’Italia, realizzato da WineNews sui dati dell’ultimo report di Ismea, aggiornati ad ottobre 2015. Da cui emerge che, dall’inizio dell’anno, i vini Dop hanno visto crescere i propri listini in media dell’8%, (+9% i bianchi e +8% i rossi), mentre i vini comuni, hanno perso, nel complesso il 15% su base annua, e gli Igp hanno fatto -8%. Guardando, dunque, ai vini Dop rossi, il primato spetta al Brunello di Montalcino, con 882 euro a quintale (+14,9% sul periodo gennaio-ottobre 2014), seguito dall’Amarone della Valpolicella a 875 euro (-2,8%) e dal Barolo, a 742 euro (+5,4%). Ai piedi del podio il Nobile di Montepulciano, con 395,5 euro a quintale (+24,5%), seguito da Barbaresco a 346,5 euro (+20,1%), Alto Adige Lagrein a 340 euro (stabile), Valpolicella Classico a 250 euro (+2,7%), Valpolicella a 239 euro (+3,9%), Chianti Classico a 236,75 euro a quintale (+36,9%, la crescita maggiore in assoluto) e, a chiudere la “Top 10”, il Nebbiolo d’Alba a 215,5 euro (+17,8%).

Una “classifica” che, di fatto, conferma la salute di tutti i territori più importanti dell’enologia rossista del Belpaese, ed un primato della triade Toscana - Piemonte - Veneto che sembra inattaccabile, ad oggi, sul fronte del valore aggiunto dei vini.

Anche sul fronte delle quotazioni dei vini bianchi, arrivano soprattutto conferme, con l’Alto Adige che occupa tutte le prime cinque posizioni con, nell’ordine, il Traminer Aromatico a 450 euro a quintale (stabile), il Pinot Grigio a 266,25 euro (+7,7%), il Terlano Pinot Bianco a 261,67 euro (+9%), il Pinot Bianco a 261, e lo Chardonnay a 258,35 euro (+11,1%). A seguire il Cortese di Gavi a 227,14 euro al quintale (con un balzo del 40,3%), il Conegliano Valdobbiadene Prosecco a 219,69 (+7,3%), il Trentino Pinot Grigio a 180 euro (stabile), il Trento a 167,5 euro (+1,5%), stessa quotazione del Trentino Pinot Bianco (+1,5%), e, a chiudere, il Prosecco, con 163,12 euro a quintale ed una crescita del 41,2%, l’incremento più grande tra i bianchi Dop, logica conseguenza dell’enorme successo di questa tipologia di bollicine in Italia e nel mondo.

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