02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Da Sotheby’s (2 dicembre, Londra) a Cristhie’s (2-3 dicembre, New York), da Zachys (4-5 dicembre, New York), ad Hart Davis Hart (10-12 dicembre, Chicago), fine anno stellare per le aste di vino internazionali. Con tanta Italia

Italia
Vino: grandi aste di fine anno nel mondo, con tanta ottima Italia

In vista della fine dell’anno, che rappresenta ancora uno dei momenti di maggior consumo di vino, per i collezionisti del mondo ci sono in vista tante aste internazionali di altissimo livello con cui rimpinguare le proprie cantine di bottiglie rare e preziose, da Bordeaux alla Borgogna, dalla Champagne agli Usa e, ovviamente, all’Italia.
Si parte il 2 dicembre, a Londra, con “A Century of Classic Wine” da Sotheby’s (www.sothebys.com), dove tra rarità come una bottiglia di Château Lafite del 1903 (stimata sui 980 euro) e tante annate da inizio secolo ad oggi, di Latour, Margaux, Haut-Brion, Palmer e così via, i top lot sono le 12 bottiglie di Le Pin 1995, stimate sui 22.000 euro, le 12 bottiglie Château Petrus 1975, sui 18.000 euro, e quello da 12 bottiglie di Château La Mission Haut-Brion 1982 sugli 11.000 euro. Non manchera l’Italia, che spicca con due lotti, valutati entrambi sui 2.000 euro, uno da 12 bottiglie di Ornellaia 1999, ed uno di 12 bottiglie tra Sassicaia 1989, Ornellaia 1990 e 1991, Solaia 1990 e 1993, e Tignanello 1990, e con il Belpaese presente in catagolo anche con i Barolo di diverse annate di Roberto Voerzio, Ceretto e Bruno Giacosa, e con Angelo Gaja, sia con il suo celebre Barolo Sperss 1994, ma anche con il suo Brunello di Montalcino Rennina 1997 di Pieve Santa Restituta.
Sempre il 2 dicembre, ma stavolta a New York, sarà la volta di Cristhie’s, (www.christies.com) con la sua “Fine & Rare Wines”, dove il top lot è senza dubbio la bottiglia di Château d’Iquem 1811, quotata sui 60.000 dollari, seguita delle 11 bottiglie di Château Lafite Rothschild 1982, a 30.000 dollari, dalle 12 di Château Mouton-Rothschild 2000, a 19.000 dollari, e dalla 18 litri di Château Cheval-Blanc 2005 stimata sui 15.000 dollari. Per il Belpaese, spicca il lotto da 12 bottiglie di Sorì San Lorenzo 2000 di Gaja, sui 3.800 dollari, la doppia magnum di Masseto 2001, sui 3.000 dollari, ed i 3 lotti da 12 bottiglie, e valutati sui 2.000 dollari ognuno, di Brunello di Montalcino 1990 di Biondi Santi. Cristhie’s che, il 3 dicembre, replica, sempre nella grande mela, con l’asta della “The noble collection of baron Von Staff-Reitzenstein”, quasi esclusivamente dedicata ai grandi di Francia, con i top lot, tutti valutati sui 50.000 dollari, uno di 3 doppie magnum e uno da 12 bottiglie di Petrùs 1990, e uno da 31 bottiglie per una verticale, dal 1945 al 1999 di Château Mouton-Rothschild.
Poi, sempre a New York, il 4-5 dicembre, sarà la volta della “The Holiday Auction” di Zachys (http://zachys.com), con oltre 1900 lotti in catalogo con le più grandi griffe di Francia e non solo (compresa la collezione privata di Bob Hudson), ed uno “Spot light on Italy” (il 5 dicembre), con tutti i più grandi nomi del Belpaese, da Masseto ad Ornellaia, da Tignanello a Solaia, e ancora i big del Piemonte, da Gaja a Conterno, da Mascarello a Scavino, da Bruno Giacosa a Voerzio, da Sandrone a Clerico e Pio Cesare, passando per i Brunello di Montalcino di Biondi Santi, Castelgiocondo (Frescobaldi), Casanova di Neri, Valdicava, e Cerbaiona, gli Amarone di Dal Forno e Quintarelli, ed etichette come Flaccianello della Pieve di Fontodi, Messorio de Le Macchiole, Redigaffi di Tua Rita e non solo, per oltre 200 lotti, anche di grandi formati, che coprono il meglio della produzione italiana di annate dalla 1964 ad oggi.
Ma il botto vero cercherà di farlo la casa di Chicago Hart Davis Hart (www.hdhwine.com), che per il 10, 11 e 12 dicembre ha annunciato “l’asta più grande del 2015”: oltre 3.000 lotti, da cui si stima un ricavo di oltre 10 milioni di dollari. Tra i top lot, le 12 bottiglie di La Tâche Domaine de la Romanée-Conti 1990, stimate 55.000 dollari, tanto quanto le 3 doppie magum di Château Pétrus 1982, ma anche le 2 magnum di Vosne-Romanée Cros Parantoux 1982 di Henri Jayer, sui 48.000 Dollari. E ancora tante annate di griffe della Borgogna come Coche-Dury, Armand Rousseau e Domaine Dujac, lo Champagne, con diversi lotti di Dom Pérignon Oenothèque a partire dal 1971, big della California come Sine Qua Non, Screaming Eagle e Ridge Monte Bello e, ovviamente, tanta Italia. Tutti dedicati al Barbaresco Riserva Santo Stefano di Bruno Giacosa i top lot: i due da 12 bottiglie ognuno, annata 1982, a 15.000 dollari, e quello da 9 bottiglie del 1990 da 11.000 dollari.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli