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Il Prosecco piace, non solo all’estero, dove traina i numeri dell’export enoico italiano, ma anche al 92% dei wine lover del Belpaese, come racconta l’indagine realizzata da Swg di Trieste, che segna la prima tappa del nuovo Osservatorio sul Prosecco

Italia
Il Prosecco piace, non solo all’estero, dove traina i numeri dell’export enoico italiano

Il Prosecco piace, non solo all’estero, dove traina i numeri dell’export enoico italiano con crescite da capogiro in tutti i mercati del mondo, dalla Gran Bretagna agli Usa, dalla Germania alla Svizzera, ma anche nel Belpaese, dove il 92% di chi beve vino (ossia l’87% degli italiani) beve anche Prosecco. Un legame profondo, che si traduce in numeri in 40 milioni di italiani che conoscono ed apprezzano le bollicine venete, come rivela l’indagine realizzata da Swg spa di Trieste, su un campione di 1.200 italiani, che segna la prima tappa del nuovo osservatorio sul Prosecco, voluto dal Consorzio del Prosecco Doc e affidato proprio ad Swg, con l’obiettivo di analizzare la relazione tra il consumatore ed il Prosecco (www.consorzioprosecco.it).
Per il 41% delle persone la scelta del Prosecco è un fattore di gusto: lo sceglie perché gli piace. Un altro 31%, invece, lo ritiene semplicemente buono. Altri importanti driver di consumo, sono la sua versatilità e il fatto che si abbini a qualunque momento della giornata. E ancora, il Prosecco emerge come vino fresco, piacevole, spiritoso, eclettico, adatto a tanti palati differenti, una proposta giovane e allo stesso tempo tradizionale, di qualità e ad un prezzo accessibile, che ne fanno un’offerta dinamica, aperta e accessibile, che che favorisce il buon vivere e lo stare insieme agli altri. Non a caso, il Prosecco è considerato un vino ottimo per cerimonie, ricorrenze e festeggiamenti, ma è anche ritenuto una buona proposta per la pausa o il break quotidiano. Un vino che serve a fare bella figura, rendere l’aria della festa, ma anche un momento di evasione e piacevole relax.
“Non nascondo una certa soddisfazione nel leggere - commenta il presidente Consorzio Prosecco Doc, Stefano Zanette - questi primi dati del sondaggio: in particolare, mi compiaccio nel riscontrare che la prima ragione per la quale il Prosecco viene utilizzato, è il fatto che il Prosecco piace perché è buono. Non perché è economicamente vantaggioso rispetto ad altri vini come spesso mi capita di sentire. Questo dato è una conferma a quanto sostenevo anche senza il suffragio dei dati. Insieme ai molti dati positivi - conclude il presidente Zanette - emergono anche altri segnali dai quali si evince che c’e ancora un certo lavoro da svolgere sia sul piano della formazione sia sul piano della promozione, per meglio far conoscere questo prodotto e il territorio che lo esprime. Noi siamo pronti”.

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