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“Loro sono armati, noi li freghiamo, noi abbiamo lo Champagne!”. Sceglie l’ironia (ovviamente) in salsa enoica il settimanale satirico più irriverente di Francia, “Charlie Hebdo”, per la prima copertina dopo gli attentati di Parigi

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Sceglie l’ironia in salsa enoica il settimanale satirico Charlie Hebdo per copertina dopo gli attentati di Parigi

“Ils ont les armes, on les emmerde, on a le Champagne!”, “Loro sono armati, noi li freghiamo, noi abbiamo lo Champagne!”. Sceglie l’unica via possibile, quella dell’ironia, il settimanale satirico più irriverente di Francia, “Charlie Hebdo” (www.charliehebdo.fr), per la sua nuova copertina.
Un messaggio provocatorio, all’indomani dei tragici attentati di venerdì, che hanno scosso la Capitale francese ed il mondo intero, di grande forza, da parte di chi, a gennaio, ha vissuto in prima persona il dramma del terrorismo, sfociato nella strage che, dopo mesi di minacce, ha insanguinato la redazione di “Charlie”, diventato in poche ore simbolo di libertà in tutta Europa.
Libertà di ironizzare su qualsiasi cosa, nella consapevolezza di vivere in una società laica, aperta, inclusiva, in cui persino il vino, proprio come la musica, diventano simboli di un mondo che non ha alcuna intenzione di chiudersi in casa, di abbassare la testa, di vivere nella paura.
Perché la gioia e l’ironia sono un’arma formidabile, forse la più potente: “sarà una risata che vi seppellirà”, diceva l’anarchico russo Mikhail Bakunin rivolto al potere costituito. Una risata, ed una bottiglia di vino, per non aver paura.

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