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Cresce in quantità (+4%) ma diminuisce in valore (-3%) l’export di vino italiano negli Stati Uniti, mercato n. 1 per il Belpaese enoico, nei primi 9 mesi 2015. A dirlo i dati dell’Italian Wine & Food Institute, guidato da Lucio Caputo

Italia
Cresce in volume ma perde in valore il vino italiano in Usa nei primi 9 mesi del 2015 secondo Italian Wine & Food Institute

Cresce in quantità (+4%) ma diminuisce in valore (-3%) l’export di vino italiano negli Stati Uniti, mercato n. 1 per il Belpaese enoico, nei primi 9 mesi del 2015 sul 2014. A dirlo i dati dell’Italian Wine & Food Institute guidato da Lucio Caputo, che sottolinea come, in ogni caso, la performance dell’Italia sia decisamente migliore di quella del mercato americano nel complesso, dove le importazioni sono diminuite dell’1,2% in quantità (6,5 milioni di ettolitri), e dell’1,6% in valore (2,91 miliardi di dollari), e di gran parte dei principali competitor di un Italia che, con una quota di mercato del 33,3% in valore e del 29,2% in quantità, rimane regina incontrastata dei vini stranieri negli States (http://goo.gl/nL5v0G). Nel dettaglio, le importazioni dell’Italia sono state di 1,9 milioni di ettolitri, per un valore di 971,5 milioni di dollari.
Totalmente negative, invece, le performance di Australia (-4,4% sia in volume che in valore, 1,12 milioni di ettolitri per 285,6 milioni di dollari), Cile (-18% in volume, a 954.540 ettolitri, e -8,2% in valore, a 193,2 milioni di dollari), Argentina (-3,5% in quantità, per 700.480 ettolitri, e -6,3% in valore, a 192,4 milioni di dollari) e Spagna (-2,4% in quantità, a 297.520 di ettolitri, e -6,9% in valore, a 144,1 milioni di dollari.
Segni positivi, al contrario, per la Francia, che vede un crescita del 12,6% in quantità, a 727.280 ettolitri, e dell’1,8% in valore, a 655,5 milioni di dollari, e per la Nuova Zelanda, a +12,4% in volume, per 415.710 ettolitri, e +11,1% in valore, a 266,1 milioni di dollari.
Capitolo a parte, come sempre, quello degli spumanti, le cui importazioni nel mercato Usa sono cresciute complessivamente del 14,9% in volume, a 661.790 ettolitri, e dell’11,6% in valore, a 658,5 milioni di dollari, con tutti i principali importatori in crescita, dall’Italia (+18,5% in quanità, a 348.070 ettolitri e +5,4% in valore, a 182,3 milioni di dollari) alla Francia (+11,9% in volume, a 173.000 ettolitri, e +15% in valore, a 409,4 milioni di dollari), che insieme fanno oltre l’80% del mercato di bollicine straniere in volume, e il 90% in valore ...

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