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La vendemmia 2015 nel mondo vista da Rabobank: produzione in leggero aumento sul 2014, grazie alla crescita di Italia e Cile, che compensano i cali sensibili in Spagna, Argentina, Sudafrica e Nuova Zelanda. Francia e Australia nelle medie storiche

Italia
La vendemmia 2015 nel mondo vista da Rabobank

L’outlook mondiale sulla vendemmia 2015 lo avremo il 28 ottobre, quando l’Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino, a Parigi, presenterà i suoi dati. Ma intanto, uno sguardo alla situazione dei più importanti Paesi produttori lo ha dato anche la banca olandese Rabobank (www.rabobank.com), nel suo “Wine Quarterly Q4 2015”, da cui emerge che, nel complesso, la produzione di vino di quest’anno dovrebbe essere leggermente superiore a quella del 2014, grazie soprattutto alla crescita in quantità di Italia e Cile, che dovrebbe compensare i cali previsti di Francia, Spagna, Usa e così via. Se nel Belpaese, infatti, come testimoniano dati Ismea e Uiv, la produzione dovrebbe essere sui 47-48 milioni di ettolitri, a +12% sul 2014, e in Cile, secondo dati del Ministro dell’Agricoltura del Paese si dovrebbe registrare addirittura un +30% (sui 13 milioni di ettolitri), nel resto del mondo, più o meno ovunque, la quantità è prevista in calo.
A partire dalla Francia, più o meno in linea con le sue medie storiche (45-46 milioni di ettolitri) a Bordeaux e nella Champagne, in aumento in Languedoc ma in calo in Borgogna, dove per altro le scorte di cantina sono già piuttosto basse. E anche in Spagna si prevede un calo del 5% sul 2014 (per un produzione sui 36 milioni di ettolitri), dovuta alle difficoltà registrate in particolare nella Castilla-La Mancha, ma anche nella Rioja, a causa del caldo e delle scarse piogge. Vendemmia prevista in leggero calo anche negli Stati Uniti, che nel 2014 produssero oltre 2,5 milioni di ettolitri di vino.
Nell’emisfero Sud del Mondo, invece, a parte il già citato Cile, i principali Paesi produttori sono tutti con il segno negativo. Ad eccezione dell’Australia, dove la vendemmia 2015 dovrebbe essere sostanzialmente in linea con quella degli ultimi anni, per una produzione di 1,67 milioni di tonnelatte di uva da vino, riporta Rabobank, ma con performance decisamente diversi tra varietà di uva, sul 2014: in calo Shiraz (-6%), Cabernet Sauvignon (-7%) e Merlot (-6%), mentre crescono con decisione lo Chardonnay (+8%), il Pinot Grigio (+27%) e, soprattutto, il Pinot Nero (+44%). La vicina Nuova Zelanda, invece, fa segnare un -27% in volume sulla vendemmia record del 2014, a 326.000 tonnellate di uva da vino secondo la New Zeland Winegrowers, mentre l’Argentina registra un -11% sui 15 milioni di ettolitri prodotti nel 2014. In calo anche il Sudafrica, che segnerà -1,5% sul 2014 (quando la produzione fu di 11,4 milioni di ettolitri).

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