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Un ponte ideale di filari di vite, tra Sicilia e Tunisia, nel nome di una comune radice mediterranea che risale al mondo Classico: ecco Magon, il progetto di valorizzazione turistica, culturale ed enoica intitolato al grande agronomo cartaginese

Un ponte ideale, fatto di filari di vite, unirà Sicilia e Tunisia nel nome di una comune radice europea e mediterranea, espressione di un’esperienza millenaria che risale al mondo Classico greco-punico-romano: ecco Magon (www.itervitis-magon.eu), il progetto turistico e culturale transfrontaliero - intitolato all’agronomo cartaginese autore del famoso trattato in 28 volumi che il Senato di Roma ordinò di portare nell’Urbe e tradurre in latino quando Cartagine venne conquistata - basato sulla valorizzazione combinata del patrimonio archeologico, della cultura del vino e delle tradizioni enogastronomiche mediterranee, di scena il 17 ottobre ad Expo.
Il circuito turistico culturale, cofinanziato dall’Unione Europea, valorizzerà, in particolare, i paesaggi dei territori della Sicilia occidentale tra l’antica città di Selinunte, caratterizzato da una delle più vaste concentrazioni di vigneti d’Europa, e i paesaggi dei territori tra Cartagine e Kerkouane, i due siti archeologici riconosciuti dall’Unesco come patrimonio dell’umanità,detentori delle più rinomate Aoc del nord est della Tunisia.
“Magon”, inoltre, entrerà a far parte dell’Itinerario Culturale “Iter Vitis - Le chemins de la vigne” riconosciuto dal Consiglio d’Europa nel 2009, che fa riferimento alla storia e alla cultura del vino fin dalle sue antiche origini, e attraversa una straordinaria varietà di ecosistemi e di regioni viticole dal Caucaso all’Atlantico lungo 13 Paesi (7 membri dell’Unione Europea e 6 non aderenti).
Il progetto sarà coordinato principalmente dall’Associazione Strada del Vino Terre Sicane, insieme proprio all’Associazione internazionale “Iter Vitis les chemins de la vigne”, all’Associazione Nazionale Città del Vino, al Parco archeologico di Selinunte-Cave di Cusa e alla Soprintendenza per i Beni Culturali, coadiuvati dalle Istituzioni locali di Italia e Tunisia.

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