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Un enologo, una cantante, uno chef, un fisico e una Botte di Amarone dove lasceranno la firma: sono Giuseppe Martelli, Elisa, Massimiliano Alajmo e Carlo Rovelli vincitori del “Premio Masi” (domani). Focus: Masi & la Borsa

Un enologo, tra i più conosciuti del mondo del vino italiano, una cantante, vera e propria popstar internazionale, uno chef, 3 stelle Michelin, un grande fisico ed una Botte di Amarone, sulla quale lasceranno la loro firma come vuole la tradizione. Sono Giuseppe Martelli, dg Assoenologi, al quale va il Premio Masi Internazionale Civiltà del Vino n. 34, Elisa, Massimiliano Alajmo e Carlo Rovelli, che riceveranno invece il Premio Masi Civiltà Veneta, i vincitori del Premio Masi, di scena domani alla Foresteria Serego Alighieri e alla Cantine Masi, a Gargagnago di Valpolicella, dove è custodita la Botte del grande rosso veneto (www.fondazionemasi.com e www.masi.it; in diretta #PremioMasi su Twitter @MrAmaroneMasi e Instagram @MasiAgricola).
“Il Premio Masi - ha commentato Isabella Bossi Fedrigotti, presidente della Fondazione Masi - conferma anche quest’anno un approccio sempre più multidisciplinare. Stiamo vivendo un momento particolarmente interessante con la sfida di riassegnare alla cultura il suo ruolo centrale nella società. Bisogna ripartire dalla consapevolezza che la filiera culturale, che muove quasi il 16% del Pil, è un valore aggiunto anche in termini economici e una risorsa per i tanti talenti del nostro Paese”. Per Sandro Boscaini, vice presidente della Fondazione Masi e presidente di Masi Agricola, “questo Premio è diventato nel tempo un collettore delle eccellenze del nostro Paese e non solo. Da sempre affermiamo che cultura ed economia sono due elementi inscindibili del progresso sociale e rappresentano le voci narranti della nostra storia. Quest’anno, in modo particolare, il Premio evidenzia le interconnessioni tra professionalità diverse e tutte in grado di lasciare un’impronta positiva nella società. È questa l’essenza del nostro impegno come Fondazione e anche come azienda”.
Sarà Giuseppe Martelli, enologo e biologo, a ricevere il Premio Masi Internazionale Civiltà del Vino n. 34, riservato ai protagonisti dello sviluppo vitivinicolo e ideali interpreti della cultura enologica, che si traduce in eccellenza e qualità di prodotto. Dg Assoenologi, Giuseppe Martelli “ha dato voce e forma istituzionale a tante professionalità del settore, contribuendo attivamente all’attuale successo del vino italiano nel mondo. Inoltre, come presidente del Comitato Nazionale dei Vini a Denominazione di Origine, Martelli è il custode di un grande patrimonio italiano e autorevole interlocutore tra le istituzioni italiane ed europee”.
Ma il Premio Masi includerà nel suo palmares anche una delle voci più amate degli ultimi anni, Elisa, il fisico di fama mondiale Carlo Rovelli e lo chef tre stelle Michelin Massimiliano Alajmo, protagonisti del Premio Masi Civiltà Veneta, che celebra le arti e l’ingegno veneto, in un percorso ideale che unisce musica, cucina e scienza. Elisa Toffoli, Cantautrice, compositrice e polistrumentista, in arte Elisa, artista originaria di Monfalcone, è stata scelta dalla giuria per “l’universo emotivo espresso dalla sua musica e per la sua autenticità artistica”.
Massimiliano Alajmo, invece, porta la Civiltà Veneta del Premio Masi nel cuore della sua tradizione culinaria dove, secondo lo chef tristellato padovano tra i più celebrati in Italia e nel mondo, con il suo ristorante Le Calandre, “la cucina deve spogliarsi dell’inutile per ritrovare la stessa innocenza che il bimbo ha nel raccontare il suo mondo”, e firmerà la Botte di Amarone del Premio Masi per la sua “costante ricerca e per la sua idea di cucina fondata contestualmente su leggerezza e profondità di sapori”.
Carlo Rovelli, veronese di nascita, fisico di fama mondiale, riceverà il Premio per la “capacità di coniugare il rigore della fisica teorica con la sua divulgazione al largo pubblico”. Tra i fondatori della “gravità quantistica a loop” (una teoria dello spazio-tempo che cerca di unificare le teorie della meccanica quantistica e della relatività generale di Einstein), si occupa anche di filosofia della scienza e di storia della scienza antica. Inoltre è membro dell’Accademia Internazionale di Filosofia della Scienza e professore onorario all’Università Normale di Pechino.
Il Grosso d’Oro Veneziano del Premio Masi, assegnato in collaborazione con la Fondazione Corriere della Sera, andrà infine alla Marina Militare Italiana, nella persona dell’ammiraglio Giuseppe De Giorgi, Capo di Stato Maggiore. La sezione è riservata a personalità o istituzioni che hanno contribuito a diffondere un messaggio di cultura nel mondo, generando quella comprensione tra i popoli che si sviluppa in solidarietà, progresso civile e pace, e il Premio sar assegnato alla Marina Militare Italiana per “l’alto valore dell’opera umanitaria di soccorso in mare verso i migliaia di migranti che ogni anno intraprendono il disperato viaggio della speranza alla ricerca di una vita migliore. La Marina Militare Italiana, attraverso l’encomiabile impegno dei propri uomini, offre all’Europa e al mondo intero un grande esempio di umanità prima ancora che di professionalità”.

Focus - La ricetta di Masi Agricola, quotata in Borsa, per superare le difficoltà del commercio internazionale dei vini “fermi”
“Il commercio internazionale dei vini “fermi” risulta ancora in difficoltà e quindi lavoriamo in un contesto non favorevole: per questo dobbiamo cercare un contatto sempre più diretto con il consumatore finale e comunicare le distintività del nostro brand”. Lo afferma Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola, l’azienda quotata alla Borsa Italiana (dal 26 giugno 2015), dove ha generato, dagli investitori istituzionali, un controvalore complessivo di 30,3 milioni euro.
I ricavi di Masi Agricola nel primo semestre 2015 aumentano complessivamente del 4,7% e l’area geografica decisiva per la crescita è rappresentata dalle Americhe. In questo caso la crescita risulta generata sia da politiche distributive intraprese in precedenza che dai tassi di cambio, più favorevoli rispetto al primo semestre 2014 (in particolare il dollaro Usa). Per l’Europa, a fronte di un decremento totale inferiore all’1%, si notano incrementi di ricavi in alcuni Paesi. La crescita più rilevante nel primo semestre 2015 è stata realizzata nei top wines con un +11,1%, mentre i premium wines incrementano del 6,4% e i classic wines conseguono un leggero calo del -1%.
“Sono soddisfatto dei risultati che abbiamo ottenuto nel primo semestre 2015 - aggiunge Boscaini - siamo cresciuti, registriamo una redditività con tassi tra i più elevati del settore e, anche non considerando i proventi ricavati dall’aumento di capitale realizzato con la quotazione all’Aim Italia, la gestione corrente ha generato cassa”.

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