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“Quando ho scritto i miei libri sul vino ero diverso e lo era anche la comunicazione del vino. Spero che siano invecchiati bene: non dico come il Pinot Nero, ma almeno come un buon Barolo”. Così Andrea Scanzi, “Premio Galvanina per il giornalismo”

“Ho scritto i miei due libri sul vino, “Elogio dell’invecchiamento” e “Il vino degli altri”, rispettivamente nel 2007 e 2010. Hanno avuto più fortuna di quanto credessi e il primo è stato addirittura ristampato questa estate negli Oscar Mondadori. Sono libri nati due o tre mie vite fa, ero molto diverso e lo era anche la comunicazione del vino. Spero però che siano invecchiati bene: non dico come il Pinot Nero della vita, ma almeno come un buon Barolo sì”. Così Andrea Scanzi, il popolare giornalista noto per i graffianti commenti su politica, spettacoli, costume e cronaca italiana, firma di punta de “Il Fatto Quotidiano” ed opinionista su La7, ma che nutre una profonda passione per la cucina ed il vino, se solo si pensa alla sua bibliografia. Proprio per “la sua capacità di saper comunicare argomenti enogastronomici con acutezza e originale senso critico, in un panorama di sostanziale conformismo”, a Scanzi va il “Premio Nazionale Galvanina per il giornalismo”, che sarà consegnato dal Festival della Cucina Italiana il 22 novembre a Bologna, nell’edizione n. 15 della kermesse.

“Scrivo ancora di vino, soprattutto in rete - racconta Scanzi e vado, eccome, ancora in cerca di cantine ricche di storia. Un tempo era lo sport a nascondere parabole sature di epica e dunque perfette per venire eternate in un libro: penso ai Garrincha, ai Senna, ai McEnroe. Oggi, se hai voglia di scovarla, l’epica la trovi dove sono in pochi a cercarla: per esempio nelle storie di piccoli artigiani del vino che, contro tutto e tutti, hanno prima salvato patrimoni culturali e poi regalato miracoli enologici. Il mondo del vino, qua e là, mantiene una salvezza, e una bellezza, che quasi commuovono. Per me - conclude Scanzi - scrivere di vino era e resta divertimento. È un gioco, una giostra, una passione. Una boccata d’ossigeno. E un gran bel vivere”.

Scanzi “succede” ad altre firme di punta del giornalismo enogastronomico, vincitori delle edizioni passate come Anna Scafuri, Gioacchino Bonsignore, Luigi Cremona, Bruno Gambacorta, Fede e Tinto.

Info: www.festivaldellacucinaitaliana.it

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