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Toglietemi tutto, ma non lo Champagne. Neanche in cella, al largo delle coste africane, sull’Isola di Sant’Elena, Napoleone ha mai rinunciato a ciò che amava di più, lo Champagne: nella sua prigionia dorata aveva diritto ad una bottiglia al giorno

Italia
Ecco la lista della spesa di Napoleone

Toglietemi tutto, ma non il mio Champagne. Neanche in prigionia, neanche al largo delle coste africane, sull’Isola di Sant’Elena, Napoleone ha mai rinunciato a ciò che amava di più, lo Champagne, appunto. A rivelarlo è il contenuto di alcune note spese relative proprio al periodo della prigionia dell’Imperatore francese, finite all’asta in Inghilterra qualche giorno fa, da cui emerge che, nonostante il razionamento, ogni giorno Napoleone ed i suoi compagni di cella avevano diritto ad una bottiglia di Champagne e a ben 10 bottiglie di Claret.
Insomma, va bene la prigionia, ma né lui, né i suoi uomini, se la sono passata male in prigionia: in tutto arrivavano a bere 50 bottiglie di vino al giorno, come raccontano i registri della prigione, oltre a liquori e ad un assegno quotidiano per il cibo che includeva carne di vitello, pane, montone, un maiale arrosto, due tacchini, 12 piccioni e 42 uova.
Nulla a che vedere, come ricorda il magazine britannico “Decanter” (www.decanter.com), con la dieta tipo di un carcerato inglese dell’epoca, che doveva accontentarsi di un tozzo di pane, un pezzo di formaggio e un po’ di farinata ...

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