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Il ritorno alla terra del ricercatore italiano. Tra i vip-vigneron incontrati da WineNews, Francesco Bellini, presidente dell’Ascoli F.C., è artefice di una nuova invenzione per i vini della boutique winery Domodimonti: l’“etichetta termocromatica”

Un’etichetta a stampa termocromatica che si colora quando la temperatura scende sotto i 12 gradi centigradi, indicando la giusta temperatura di servizio del vino, mentre compare la scritta “Natural Wine” a ricordarne la filosofia produttiva: è l’invenzione enoica di Francesco Bellini, imprenditore e ricercatore italiano naturalizzato canadese, presidente dell’Ascoli Picchio F.C. 1898, il club calcistico della sua città natale, da lui rifondato un anno fa. Nell’affollato star system dei vip-vigneron incontrati da WineNews, la storia di Bellini è una contro-case history, tra i pochi casi di un ricercatore che, considerato uno dei pionieri della scienza “mixata” all’imprenditoria nel settore bio-farmaceutico, partito appena ventenne per il Canada, dopo aver fatto fortuna all’estero, ha fatto ritorno in Italia, e alla terra, e si è messo a fare il vigneron, per passione, ma applicando il suo know how alla produzione enologica. Dall’inizio degli anni 2000 è proprietario di Domodimonti, boutique winery a Montefiore dell’Asio (Ascoli Piceno), dove tutto ruota attorno al concetto di “Natural Wine”, tra metodi innovativi, rispetto dell’ambiente e della salute, il suo settore.

Convinto che “le temperature siano il futuro dei vini”, Bellini ha inventato per i suoi vini un’etichetta “termocromatica”, pensata soprattutto per i wine lovers in Usa, amanti delle particolarità enoiche, e tra i principali mercati all’export, assieme al Canada dei suoi vini. Un’etichetta pensata, spiega a WineNews l’enologo Mirko Morbidoni, “per poter dare ad un consumatore internazionale meno informato ed attrezzato, uno strumento per capire come e quando servire il vino nella miglior maniera. Guardando anche ai luoghi di consumo del vino: in un ristorante stellato non c’è necessità, ma a casa può rappresentare un espediente per valutare la giusta temperatura di servizio, migliorando la performance del vino e la sua degustazione”.

La particolare etichetta veste le bottiglie di Pecorino Li Coste 2014 (30.000 la produzione totale) e di Passerina Dejà 2014 (15.000 in tutto) prodotte a Domodimonti, antica proprietà agricola nelle Marche, con 48 ettari di vigneti (Montepulciano, Sangiovese, Petit Verdot, Pecorino, Passerina, Merlot e Cabernet Sauvignon) e una produzione di 150.000 bottiglie.

Info: www.domodimonti.com

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