Il Nobile di Montepulciano, uno dei grandi rossi di Toscana, si tinge di rosa: per una ricerca del Consorzio il 40% degli impiegati globali nel vino a Montepulciano è donna. Con 400 donne impiegate nella produzione, di cui la metà è under 40

Il Nobile di Montepulciano si tinge di rosa: per una ricerca del Consorzio il 40% degli impiegati nel vino a Montepulciano (tra titolari, co-titolari, impiegati e enologi) è donna. E sono 400 le donne impiegate nella produzione del vino a Montepulciano, di cui oltre la metà è under 40.
A partire dalla titolarità delle aziende, sono 16 titolari su 75 associate al Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, quelle condotte da donne e 11 quelle cointestate. Un totale quindi 27 imprese vitivinicole, pari al 36%, che hanno alla direzione una donna. La quota più importante della figura femminile si trova nelle aree commerciale e marketing: in questo caso sono 25 le aziende che hanno delegato a una donna questi ruoli, vale a dire il 33% delle aziende vitivinicole di Montepulciano. Più bassa, ma in crescita, la quota rosa degli enologi. In questo caso sono 7 le cantine che hanno un enologo donna (il 9% del totale). Considerando anche gli impiegati in generale, tra ufficio e lavoro di cantina e in vigna, oltre il 40% è declinato al femminile. Il Consorzio del Vino Nobile inoltre è composto per il 65% da impiegati donna, mentre il CdA consortile è composto da 3 donne su 12 rappresentanti, di cui una di queste è presidente della commissione promozione.
“Numeri importanti questi - si legge nelle ricerca condotta dal Consorzio del Nobile - soprattutto se messi a confronto con il passato ed anche ad altre realtà. Rispetto a 10 anni fa la presenza della donna alla guida di una azienda di Vino Nobile è cresciuta del 15%, di oltre il 50% se si fa riferimento al 1980, anno nel quale è uscita la prima fascetta Docg, conservata proprio a Montepulciano”.