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Allegrini 2024

Allegrini “Cantina dell’Anno”, di Ca’ del Bosco le “Bollicine”, Panerai (Domini di Castellare), Antonio Moretti, Giv, Zonin e Claudio Tipa (Collemassari) i produttori più premiati: le anticipazioni WineNews di “Vini d’Italia” 2016 del Gambero Rosso

Italia
I curatori della Guida Vini d’Italia del Gambero Rosso Marco Sabellico Gianni Fabrizio ed Eleonora Guerini

La cantina dell’anno del Gambero Rosso, il premio speciale più ambito assegnato dalla guida “Vini d’Italia” 2016, curata da Marco Sabellico, Gianni Fabrizio, Eleonora Guerini, è la griffe della Valpolicella Allegrini (con cantine anche in altri territori top del Belpaese come San Polo a Montalcino e Poggio al Tesoro a Bolgheri). È una delle notizie che WineNews è in grado di anticipare, mentre è iniziato l’ormai consueto “stillicidio” delle liste regionali dei “Tre Bicchieri”, il massimo riconoscimento assegnato dalla guida.
Un’edizione dalla quale emerge che al top si confermano tutti i grandi territori dei vini rossi italiani, in primis Barolo, Valpolicella, Chianti Classico e Montalcino, che, peraltro, con il Brunello 2010, annata da molti ritenuta, in Italia e all’estero, tra le migliori in assoluto, registra una delle migliori performance di territorio di sempre, con ben 18 “Tre Bicchieri”. Ma si conferma al vertice anche l’Etna, uno dei fenomeni vinicoli di maggior successo degli ultimi anni, con il premio speciale per “Il Rosso dell’Anno” che arriverà tra i vigneti del vulcano.
Tra i vini bianchi, invece, i più premiati sono quelli di territori e denominazioni storici per la produzione bianchista del Belpaese, come il Soave, in Veneto, ed il Verdicchio, con il vino di punta della produzione delle Marche che consolida il grande lavoro di rilancio fatto negli ultimi anni, ed anche il Friuli Venezia Giulia (con il “Bianco dell’Anno”).
Ma sugli scudi anche la Campania, che tra Falanghina, Greco di Tufo e Fiano, si conferma una delle Regioni del Sud a maggiore vocazione per il vino bianco italiano. Tra le bollicine, se nei mercati d’Italia e del mondo domina il Prosecco, al vertice della qualità della spumantistica italiana, secondo il Gambero Rosso, resta il Franciacorta, denominazione “frizzante” più premiata, seguita dalle “bollicine di montagna” del Trentodoc, con il metodo classico trentino che conferma la sua costante crescita qualitativa.
Le “5 stelle”, i produttori e gruppi vinicoli più premiati, quest’anno con 3 “Tre Bicchieri” a testa, invece, sono Paolo Panerai, con I Sodi di San Niccolò 2011 di Castellare di Castellina, il Cerasuolo di Vittoria Classico Giambattista Valli Paris 2011 di Feudi del Pisciotto e il Baffonero 2013 di Rocca di Frassinello; Claudio Tipa, patron del Gruppo Collemassari, con il Brunello di Montalcino Poggio di Sotto 2010 di Poggio di Sotto, il Grattamacco 2012 di Grattamacco, a Bolgheri, ed il Monte Cucco Sangiovese Riserva Poggio Lombrone 2011 di Collemassari; il Gruppo Italiano Vini, con lo Sfursat 5 Stelle 2011 della Nino Negri, in Valtellina, il Lambrusco di Sorbara Vigna del Cristo 2014 di Cavicchioli, e con l’Aglianico del Vulture Vigneto Serpara 2010 di Terre degli Svevi - Re Manfredi; Antonio Moretti, con l’Oreno 2012 di Tenuta Setteponti, l’Orma 2012 della Cantina Orma, a Bolgheri, ed il Saia 2013 della siciliana Feudo Maccari; Zonin 1821, con il Chianti Classico Solatio 2011 di Castello d’Albola, il Rocca di Montemassi 2013 di Rocca di Montemassi, in Maremma, ed il Deliella 2013 di Principi di Butera, in Sicilia.
I “tre moschettieri” dell’enologia italiana, invece, ovvero i consulenti enologi che contano più vini premiati in guida, sono Riccardo Cotarella e Carlo Ferrini, già tra i nomi italiani più affermati in patria e nel mondo, e Giuseppe Caviola, ormai non più astro nascente ma vera conferma al vertice della categoria.
Altra curiosità: nella “sfida” a distanza tra i personaggi italiani più famosi che si sono dati alla produzione di vino (in qualche modo, per origini o per scelta enoica, tutti legati alla Puglia), la spunta il celebre giornalista e anchorman Bruno Vespa, che si aggiudica per la prima volta i “Tre Bicchieri” con il suo Primitivo di Manduria Raccontami 2013 dell’azienda Futura 14, mentre niente massimo riconoscimento per i vini dell’ex Presidente del Consiglio Massimo D’Alema, con la sua cantina La Madeleine in Umbria, e per le Tenute Al Bano Carrisi, l’azienda del famosissimo cantante a Cellino San Marco.
Non mancano, però, delle esclusioni eccellenti, soprattutto se si paragonano le scelte del Gambero Rosso con i giudizi della critica internazionale (e anche con l’apprezzamento nei mercati secondari e nelle aste mondiali): niente “Tre Bicchieri”, tra gli altri, per nomi come Masseto, Lodovico (Tenuta di Biserno di Lodovico Antinori), e Brunello di Montalcino Tenuta Nuova di Casanova di Neri, uno dei nomi più premiati nel mondo, Tignanello e Solaia (Antinori).
E, in attesa dell’uscita ufficiale della guida (presentazione il 17 ottobre a Roma), poi, si può già brindare con le “Bollicine dell’Anno”, premio speciale per il miglior spumante in assoluto secondo il Gambero Rosso, che è il Franciacorta Riserva Vintage Collection Dosage Zéro Noir 2006 della griffe Ca’ del Bosco.

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