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4,4 milioni di dollari australiani tra stipendio e “premi di produttività” (contanti ed azioni), per aver riportato l’azienda a fare profitto: ad aggiudicarseli non un manager della Silicon Valley, ma Mike Clarke, alla guida di Treasury Wine Estates

4,4 milioni di dollari australiani tra stipendio e “premi di produttività” (in contanti ed azioni), per aver riportato l’azienda a fare profitto. La cifra è di quelle che girano, di solito, tra i giganti tecnologici della Silicon Valley, ma stavolta è legata ad uno dei colossi del mondo del vino, l’australiana Treasury Wine Estates, proprietaria, tra gli altri di marchi come Penfolds, Wolf Blass e Rosemount (www.tweglobal.com), che ha deciso di ricompensare così il suo chief executive Mike Clarke, che in un anno ha riportato Treasury a macinare profitti per 77,6 milioni di dollari nel bilancio 2014-2015, dopo la perdita di 101 milioni di dollari dell’anno precedente.

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