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Il rosato si scopre fenomeno di costume. Anche grazie alla Puglia, che produce il 50% di tutto il vino rosato del Belpaese, celebrato dal Concorso enologico nazionale dei vini rosati d’Italia, che torna a Bari con l’edizione n. 4 (19 e 20 settembre)

Il rosato è uscito dall’ombra, da nicchia produttiva negli ultimi anni è diventato un vero e proprio fenomeno commerciale e di costume, non solo in Italia, ma anche all’estero. Merito, in maniera particolare, della Puglia, dove si produce il 50% di tutto il vino rosato del Belpaese, celebrato da qualche anno nel Concorso enologico nazionale dei vini rosati d’Italia (www.concorsorosatiditalia.it), l’unico dedicato alla categoria, promosso proprio dalla Regione Puglia, insieme al Ministero delle Politiche Agricole. L’edizione n. 4, presentata all’Expo dall’assessore regionale all’Agricoltura Leonardo Di Gioia insieme ai due testimonial, il critico enogastronomico e autore del “Golosario” Paolo Massobrio e il conduttore radiofonico e televisivo Federico Quaranta (“Decanter”, su Radio2), andrà in scena a Bari il 19 e 20 settembre, e le cantine italiane hanno tempo fino al 4 settembre per candidare i propri vini alla vittoria, in un concorso che, un anno fa, ha visto la partecipazione di bottiglie da ogni Regione, con 18 vini premiati: in testa Veneto e Puglia con 5 medaglie, seguite da Emilia Romagna, Lombardia ed Abruzzo.

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