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La nuova frontiera del vin de garage si chiama Village Winery Club, la cantina urbana nata nel salotto del wine lover italoamericano Matthew Baldassano, nel cuore di Manhattan a New York, dove produce 750 litri di vino da uve di tutto il mondo

Italia
La cantina urbana di Matthews Baldassano, nel suo appartamento nel cuore di Manhattan, New York

All’inizio era il vin de garage, impianti di micro vinificazione spuntati in Francia alla fine degli anni ‘70, che hanno conosciuto la ribalta solo nei primi anni ‘90, grazie a “garagistes” di talento come La Mondotte, Péby-Faugère, Gracia e Rol-Valentin, capaci di attirare persino l’attenzione di un certo Robert Parker. Una nicchia che non è mai morta, ma a New York, di garage, non ce n’è quasi l’ombra, e allora, nel suo appartamento di 50 metri quadrati nella zona di “Alphabet City“, nel cuore dell’East Village di Manhattan, il wine lover italoamericano Matthew Baldassano la cantina l’ha messa direttamente in salotto, “sede” del Village Winery Club (www.villagewineryclub.com): 750 litri di vino all’anno, da uve provenienti da ogni angolo del mondo, ma anche la possibilità, per chiunque, di sostenere il progetto di Baldassano iscrivendosi al club, e seguire così tutte le fasi della vinificazione, con l’obiettivo finale, ambizioso, di vedere le bottiglie di Village Winery Club nei locali della Grande Mela.

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