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I batteri della “Xylella fastidiosa”, che hanno messo in ginocchio gli olivi di Puglia, e causa scatenante della “malattia di Pierce” che colpisce la vite, scoperti per la prima volta in Corsica. “Ora basso rischio contagio per i vigneti di Francia”

I batteri “Gram negativi Xylella fastidiosa”, causa scatenante della “malattia di Pierce”, sono stati scoperti in Corsica, poco più di 18 mesi dopo la sua prima apparizione registrata in Europa, negli oliveti di Puglia, dove la Xylella ha causato danni ingenti. Ne dà notizia il sito britannico www.decanter.com

La notizia della sua diffusione in Corsica ha indotto una reazione determinata dell’Eppo (l’Organizzazione per la Protezione dei Vegetali in Europa), che ha dichiarato che saranno prese già da questa settimana “misure di eradicazione immediate”.

Si tratta di uno sviluppo potenzialmente preoccupante per i produttori di vino. La Xylella fastidiosa infatti è la fonte della malattia di Pierce, una malattia della vite letale che ha causato gravi danni nei vigneti della California, dove tra monitoraggio, danni e prevenzione, “costa” 104 milioni di dollari all’anno.

I funzionari dell'Unione europea hanno osservato che i batteri “rappresentano un grave rischio per il territorio dell’Unione europea”. Ma Jacques Grosman, esperto del settore vitivinicolo del Ministero dell'Agricoltura francese, ha dichiarato sul www.vitisphere.com
che c’è attualmente “un basso rischio di contaminazione in Francia”.

La malattia di Pierce è stata scoperta nel 1892 sulle uve in California. Non esiste una cura e non ci sono varietà di Vitis Vinifera resistenti ai suoi attacchi. Chardonnay e Pinot Nero sono particolarmente sensibili, mentre il Riesling, il Sylvaner e lo Chenin sono più resistenti.

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