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Luigi Moio è il nuovo presidente della Commissione Enologia Oiv - Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino. Tra i massimi esperti italiani, è stato eletto oggi a Mainz in Germania. Il Ministro Martina: “un riconoscimento all’Italia”

Italia
Luigi Moio è il nuovo presidente della Commissione Enologia Oiv - Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino

Luigi Moio è il nuovo presidente della Commissione Enologia Oiv - Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino. Tra i massimi esperti italiani del settore enologico, il professor Moio, ordinario di Enologia all’Università degli Studi di Napoli Federico II, è stato eletto oggi a Mainz in Germania nell’Assemblea Generale dell’Organizzazione di riferimento tecnico-scientifica della filiera vitivinicola internazionale, che, con i suoi 46 Stati membri, rappresenta più dell’85% della produzione mondiale di vino e l’80% del consumo globale.
“Questa nomina - ha espresso la sua soddisfazione il Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina - è un riconoscimento all’impegno profuso dal nostro Paese, nell’ambito dell’Oiv, all’armonizzazione internazionale e all’elaborazione delle pratiche enologiche, per migliorare le condizioni di produzione e commercializzazione dei prodotti vitivinicoli nel rispetto della grande tradizione italiana”.
Presidente del corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia e coordinatore della Sezione di Scienza della Vigna e del Vino del Dipartimento di Agraria dell’Università di Napoli, Moio è autore di circa 250 pubblicazioni scientifiche nei settori della chimica e tecnologia degli alimenti. Ha rivolto particolare attenzione allo studio dell’aroma del vino, alla percezione di composti sensorialmente attivi e alle tecnologie enologiche mirate a preservare e amplificare l’aroma varietale del vino. Dal 1998 è esperto scientifico del Ministero per le Politiche Agricole all’Oiv e dal 2009 è presidente del gruppo di esperti di Tecnologia del Vino.
Considerato uno dei maggiori esperti italiani del settore enologico, i suoi studi e le loro applicazioni hanno contribuito in maniera decisiva alla riscoperta e alla valorizzazione di numerosi vitigni autoctoni del sud Italia. È accademico dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino e dell’Accademia dei Georgofili.

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