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Puntare su formazione, tecnologia, miglioramento continuo e maggior dialogo e chiarezza con le Istituzioni per valorizzare di più l’enoturismo: a WineNews il nuovo presidente del Movimento del Turismo del Vino (Mtv) Carlo Pietrasanta

Italia
Carlo Giovanni Pietrasanta, presidente Mtv Italia

“Continuare ad emozionare chi visita le nostre cantine ed in nostri territori, migliorando la nostra già alta capacità di accoglienza puntando sul web e sulla formazione professionale, ottenere il riconoscimento ufficiale da parte delle istituzioni, e dialogare con loro per arrivare a chiarire le norme che già ci sono per poter fare attività di degustazione in cantina a pagamento e di vendita di prodotti tipici in maniera chiara e trasparente”: ecco, in estrema sintesi gli obiettivi che deve porsi il Movimento Turismo del Vino (www.movimentoturismovino.it), motore di quel fenomeno di successo che è oggi l’enoturismo, che muove ogni anno 5 miliardi di euro solo in Italia, secondo il suo nuovo presidente, il produttore lombardo Carlo Pietrasanta (già presidente Mtv Lombardia).
“Sono stato tra i fondatori nel 1993 - spiega a WineNews - quando nacque questa idea di Donatella Cinelli Colombini. Oggi non siamo gli unici attori dell’enoturismo, ma di certo siamo stati i primi, e anche se il Movimento sta bene, dobbiamo sempre migliorare, per valorizzare ancora di più il patrimonio vinicolo, gastronomico, storico e paesaggistico che ha l’Italia. Dobbiamo fare gioco di squadra in ogni singola frazione di territorio dove si produce vino”.
Sul fronte delle cantine, secondo Pietrasanta, “fondamentale puntare sulla tecnologia che oggi abbiamo a disposizione, grazie al web, e sulla formazione professionale necessaria per affinare la già grande capacità di accoglienza che, da Lampedusa alle Alpi, contraddistingue le nostre cantine che lavorano con grande passione, perché tante sono le potenzialità ancora da cogliere”.
Ma fondamentale sarà, soprattutto lavorare con le istituzioni. “In primis per un riconoscimento ufficiale dello Stato come ha ottenuto l’Ais per esempio, che valorizzi il ruolo che il Movimento ha avuto nella creazione e nella messa in moto dell’enoturismo in Italia, e che soprattutto ne faccia l’interlocutore di riferimento per svilupparlo ancora. E poi un maggior dialogo per arrivare a fare chiarezza sulle norme che già esistono, ma che vengono interpretate in modi diversi da territorio a territorio, per poter fare attività in cantina in tutto il Paese con le stesse regole ed in maniera trasparente, pagando le tasse correttamente, ma senza perdere occasioni. Per esempio potendo far pagare le visite in cantina, o le degustazioni, senza snaturarci o dovendoci trasformare in wine bar, ristoranti o agriturismi. Intendiamoci - precisa Pietrasanta - chi ha la possibilità e le strutture fa benissimo a farlo, ma è giusto che la possibilità di far pagare degustazioni e visite sia appannaggio anche delle piccole cantine. Così come sarebbe importante poter aprire in cantina dei piccoli punti vendita di prodotti tipici locali e di artigianato, come succede nelle cantine di Sudafrica, Australia o California, per dire, senza fare concorrenza sleale a nessuno, ma anche senza perdere un'occasione collaterale di reddito senza che un agricoltore, come è un produttore di vino, debba per forza aprire una partita iva da commerciante che sarebbe, nella maggior parte dei casi, insostenibile”.
Sul fronte eventi, chiari gli asset principali su cui puntare: “Cantine Aperte, ovviamente, che ormai è un successo ma che deve evolversi - spiega Pietrasanta - e che vogliamo trasformare sempre più non solo in una giornata di festa e di degustazioni, ma in un momento culturale e di formazione, collegando alla giornata principale tanti eventi ed opportunità nei giorni precedenti. Poi Calici di Stelle, altro format di grande successo che organizziamo anche in collaborazione con le Città del Vino, e che ormai è sempre più presente non solo nelle località di vacanze estive ma anche nelle grandi città. E che quest’anno, nel periodo della Notte di San Lorenzo, arriverà anche ad Expo, nel Padiglione Vino curato da Vinitaly, grazie al lavoro che chi mi ha preceduto, Daniela Mastroberardino, ha fatto con VeronaFiere, e che vista l’unicità dell’Esposizione Universale è un’occasione per noi irripetibile. Ma non dimentichiamo anche Cantine Aperte in Vendemmia, pensato per far riscoprire alle famiglie l’importanza di un momento magico della produzione del vino, evento che richiede un grande impegno per i produttori, ma che è ben ripagato. Così come Cantine Aperte a San Martino, dove le cantine possono far capire agli appassionati che il vino materia viva, che evolve nel tempo, e che per questo ha un grande valore, diverso da quello di una semplice bibita”.

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