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La Sicilia è la Regione con la maggior superficie vitata del Belpaese, ma sul piano commerciale e qualitativo deve ancora crescere: ecco l’analisi ed i consigli dello studio sulla filiera vitivinicola siciliana dell’Area Research di Banca Mps

Italia
La Sicilia è la regione più vitata del Belpaese

Nel panorama vitivinicolo nazionale, la Sicilia gioca da sempre un ruolo fondamentale, specie in termini meramente quantitativi: con i suoi 101.000 ettari a vite, infatti, è la Regione con la maggior superficie vitata del Belpaese (che vanta una superficie a vite da vino complessiva di 642.000 ettari), davanti a Puglia (88.000 ettari) e Veneto (80.000), anche se a livello produttivo deve accontentarsi del quarto posto, a quota 5,8 milioni di ettolitri di vino prodotti nel 2014. Sul fronte qualitativo, però, la situazione è differente, visto che sull’isola si conta appena una Docg (il Cerasuolo di Vittoria nel Ragusano), accanto a 23 Doc e 7 Igt. Un aspetto che, inevitabilmente, ha delle ricadute sul fronte delle vendite, perché in un settore che vive sempre più di export, i margini sono fondamentali, e si fanno soprattutto con i vini di qualità.

Così, se nel 2014 la metà esatta della produzione italiana (le ultime stime di Ismea parlano del 49,9%) è finita sui mercati esteri, per un fatturato complessivo di 5,11 miliardi di euro (l’1% in più del 2013), il peso della Sicilia è stato appena del 2%, contro il 31% del Veneto, il 19% del Piemonte ed il 15% della Toscana. La “colpa”, se così si può dire, è proprio di una produzione molto sbilanciata sulla quantità, e quindi sui vini generici: se il prezzo medio alla produzione dei vini comuni sfusi è fatto pari a 1, infatti, il prezzo medio dello sfuso Igt è pari a 1,8, e quello dello sfuso Dop è 3,3. Tutto ciò, ovviamente, porta anche ad una ricaduta sul valore dei vigneti, lontanissimo dalle vette toccate da anni dai territori più importanti di Piemonte e Toscana, come le Langhe e Montalcino, dove un ettaro vitato vale, rispettivamente, sui 600.000 e 350.000 euro. Ecco la fotografia del vigneto siciliano scattata dallo studio sulla filiera vitivinicola realizzato dall’Area Research di Banca Monte dei Paschi di Siena (www.mps.it) per il convegno “Sicilia, la Vite è Vita: la Sicilia del vino”, in cui le conclusioni vertono tutte su un tema fondamentale: esportare di più. Perché la produzione nazionale è ormai il doppio del consumo interno, ed il consumo medio pro capite continua a scendere. Il problema maggiore è il come, ed il rapporto di Mps mette in fila almeno tre strade da seguire: partecipazioni in società estere (che importano ed eventualmente distribuiscono); joint-ventures con importatori con cui si condividono strategie ed eventualmente la proprietà del marchio; propri uffici commerciali. Sempre, ovviamente, puntando su una crescita qualitativa complessiva, vero motore per creare margini migliori.

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