I vini californiani sono sempre più apprezzati, soprattutto negli stessi Stati Uniti: record di 268,6 milioni di casse spedite nel 2014, +3,7% sul 2013. E trainano l’export Usa (su cui pesano per il 90%), a 1,5 miliardi di euro. Così “Decanter”

I vini californiani sono sempre più apprezzati, soprattutto negli stessi Stati Uniti, toccando il nuovo record di 268,6 milioni di casse spedite nel 2014, a +3,7% sul 2013 anche se le destinazioni sono soprattutto negli stessi States che si aggiudicano poco meno di 225 milioni di casse (in aumento del 4,4% sul 2013). Ma proprio grazie al successo dei vini di California, che pesa per il 90% dell'export enoico Usa complessivo, le spedizioni dagli States al resto del mondo hanno superato gli 1,5 miliardi di euro, come riporta “Decanter” (www.decanter.com).

“Gli americani stanno però investendo soprattutto nei vini californiani più costosi - fanno sapere dal Wine Institute della California - preferendo, a quelli meno costosi, altre bevande”.
A comprare più vino dagli Usa è l’Europa che, nel 2014, ha speso 518 milioni di dollari, seguita da Canada (487 milioni), Giappone (101 milioni) e Cina (71 milioni).
A destare preoccupazione però sono le esportazioni di vino in Canada e in Messico, che potrebbero subire delle ritorsioni dopo che gli Stati Uniti hanno diminuito le importazioni di carne da questi 2 Paesi perché “non indicano sull’etichetta della carne di manzo e di maiale il Paese dove gli animali sono nati, allevati e macellati”. E così Se gli Stati Uniti non modificheranno la loro legislazione, Canada e Messico chiederanno all’Omc (Organizzazione mondiale del commercio) l’autorizzazione ad attuare ritorsioni commerciali nei confronti delle esportazioni Usa, che comporterebbero anche l’importazione di vino. Preoccupazione ribadita da Bobby Koch, Ceo del Wine Institute: “questa ritorsione potrebbe provocare danni irreparabili alle nostre esportazioni di vino verso il Canada, stato verso il quale esportiamo di più”.