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Quando a valorizzare il territorio sono i grandi gruppi del vino, anche nel “Nuovo Mondo”: ecco “Global Connections”, il tasting di “Wine Spectator” a Vinexpo (Bordeaux, 14-18 giugno). Con tanta Italia, da Antinori a Banfi e Zonin, e non solo ...

Dimostrare che il concetto di “territorio”, quando si parla di vino, non appartiene solo ai Paesi che storicamente ne hanno fatto l’emblema, come Francia, Italia e Spagna, ma anche a tante realtà del “nuovo mondo” produttivo, a partire dagli Usa, e che la valorizzazione del terroir attraverso il vino non è prerogativa, come pensano in molti, solo dei piccoli produttori e degli artigiani del vino, ma anche di grandi realtà dell’enologia mondiale: ecco il “concept” di “Global Connections”, la degustazione ideata dalla rivista Usa “Wine Spectator”, di scena il 15 giugno a Vinexpo (Bordeaux, 14-18 giugno, www.vinexpo.com), e che sancisce il via della nuova partership tra la fiera francese e la testata edita da Marvin R. Shanken. Che su www.winespectator.com spiega: “il riconoscimento di Vinexpo agli Stati Uniti come “Paese d’Onore” per la prima volta è molto stimolante, e ci ha ispirato ad organizzare questa speciale degustazione. Visto che gli Stati Uniti sono il n. 1 per consumo di vino al mondo, ci sembra il momento giusto per farlo, e vogliamo mettere in mostra tutte queste impressionati cantine che hanno una visione internazionale.
Protagoniste ci saranno tanti grandi nomi del vino mondiale che dai loro Paesi d’origine hanno investito in Usa, o che dagli Usa si sono espansi in altri territori come Francia, Italia, Argentina, Cile o Sudafrica - per il Belpaese ci sono Antinori, che oltre alle tante tenute nel Belpaese possiede anche Antica e Stag’s Leap Wine Cellar in Napa Valley (California) e Col Solare in Columbia Valley (Washington), Zonin 1821 con Barboursville Vineyards in Virgina, Banfi Vinters, della famiglia Mariani, che importa in esclusiva in Usa, tra gli altri, i vini di Castello Banfi a Montalcino, cantina leader del territorio del Brunello di proprietà degli stessi Mariani, oltre ad Alejandro Bulgheroni, imprenditore del petrolio argentino che possiede Dievole, nel Chianti Classico, e Poggio Landi e Podere Brizio, a Montalcino.
Una degustazione esclusiva, solo su invito, per 1000 persone, con i vini protagonisti che mostreranno il meglio di territori unici da tutto il mondo, insieme alla visione globale delle cantine che li producono.

Focus - Le cantine protagoniste di “Global Connections”, il 15 giugno a Vinexpo Bordeaux by “Wine Spectator”
Accolade Wines
Alejandro Bulgheroni Family Estates
Banfi Vintners
Beck Family Wineries
Bodegas Torres
Boisset Collection
Concha y Toro
Famille Perrin
Forge Cellars / Château de Saint Cosme
Freixenet Group
Grupo Codorníu Raventós
Huneeus Vintners
Jackson Family Wines
Louis Roederer
Maison Joseph Drouhin
Maison Louis Jadot
Marchesi Antinori
Moët-Hennessy
Paul Hobbs Wines
Pernod Ricard
Precept Wine
Revana Wines
Ste. Michelle Wine Estates
Taittinger
Terlato Wines
Terroir
Treasury Wine Estates
Viña Montes
Zonin 1821

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