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La Spagna ancora al top, con l’Azurmendi al primo posto, ma anche tantissima Francia (30 locali nei 100) e un’Italia che non sta a guardare: ecco la “Top 100 dei Ristoranti Europei” 2015 secondo le recensioni dei foodies di “Opinionated About Dining”

Recensire i ristoranti per la Guida Michelin non è certo un lavoro per tutti, farlo per TripAdvisor, invece, è un lavoro persino per troppi. A metà strada, anche se poco conosciuto in Italia, c’è “Opinionated About Dining” (www.opinionatedaboutdining.com), che raccoglie 160.000 recensioni sui migliori ristoranti di 4.500 esperti, ossia appassionati registrati al sito da ogni angolo del mondo. Un lavoro certosino e scrupoloso, “democratico” ma allo stesso tempo rigido che, dal 2012, mette in fila i migliori 100 ristoranti di Europa e Stati Uniti. La “Top 100 dei Ristoranti Europei”, nel 2015, incorona così la Spagna, con ben 4 locali nei primi 10, a partire dal primo, l’Azurmendi, a Larrabetzu, che scalza il belga In De Wulf, scivolato al quarto posto. A Completare il podio, due francesi (in tutto sono addirittura 30 i ristoranti d’Oltralpe in classifica), il Troisgros a Roanne, e L’Arpège a Parigi. Primo tra gli italiani, al n. 8, Le Calandre di Alajmo, tre stelle Michelin a Rubano (Padova).
Per il Belpaese, in totale, sono 14 i ristoranti in classifica, di cui 7 tre stelle Michelin (manca solo, abbastanza inspiegabilmente, l’Enoteca Pinchiorri di Annie Feolde a Firenze). Scorrendo la classifica, così, incontriamo il “Dal Pescatore” della famiglia Santini, a Canneto sull’Oglio (alla n. 15), seguito dall’Osteria Francescana di Massimo Bottura, a Modena (n. 17). Si deve scendere fino alla posizione n. 34 per trovare il Piazza Duomo di Enrico Crippa ad Alba, mentre alla n. 47 c’è Uliassi, a Senigallia, alla n. 51 La Pergola di Heinz Beck a Roma, e alla n. 53 il Da Vittorio della famiglia Cerea, a Brusaporto. E ancora, alla posizione n. 59, il Don Alfonso 1890 della famiglia Iaccarino, a Sant’Agata sui Due Golfi, alla n. 63 il Combal.zero di Davide Scabin, a Rivoli, alla n. 67 Torre del Saracino di Gennaro Esposito, a Vico Equense, proprio davanti al Reale di Niko Romito, a Castel di Sangro, alla n. 68. Infine, la Madonnina del Pescatore di Moreno Cedroni a Senigallia (n. 71), Villa Crespi di Antonino Cannavacciuolo a Orta San Giulio (n. 78) e l’ Antica Corona Reale-da Renzo di Gian Piero Vivalda a Cervere (n. 95).
Alla fine, sono ben 13 i Paesi rappresentati, in una lista che comprende destinazioni arcinote e chef di fama mondiale, così come gemme poco conosciute, fuori dai sentieri più battuti. “È stato un grande anno per i ristoranti spagnoli - dice il fondatore di “Opinionated About Dining”, Steve Plotnicki - che si accaparra quattro dei primi 10 posti. Insieme all’impressionante crescita di Azurmendi (al primo posto dalla 18° posizione nel 2014) il salto di Diverxo dal numero 88 dello scorso anno al numero 7 è senza precedenti nella storia della classifica. I nuovi ingressi come David Toutain e A.T., entrambi a Parigi, e Nicolai Nørregaard di Kadeau, a Copenaghen, sono una buona indicazione della direzione in cui si muove l’alta cucina. Ci sono anche cinque ristoranti che propongono cucina asiatica, un record per la classifica”.

Focus - L’algoritmo di “Opinionated About Dining”
L’algoritmo di OAD - Opinionated About Dining genera un sistema di classificazione che ordina i ristoranti in base alle recensioni dei membri. Ogni utente influenza i risultati in base al numero di ristoranti che lui/ lei ha visitato e all’attuale posizionamento in classifica di quei locali. Ogni anno, i ristoranti sono classificati tramite una combinazione di dati, tra cui: il tipo di recensioni che attirano (da positive a negative); il livello di utente che li ha visitati (la percentuale di utenti esperti o meno), e se il numero di utenti che l’hanno visitato durante l’anno è in crescita, in diminuzione, o rimane costante. Utilizzando questo metodo, OAD - Opinionated About Dining elimina la fragilità dei risultati che risulta da altri sistemi di voto basati su sondaggi, mentre allo stesso tempo offre a tutti l’opportunità di partecipare. La classifica finale rispecchia l’esperienza collettiva di una community di appassionati di gastronomia, piuttosto una semplice media dei risultati di un utente qualsiasi, o la valutazione soggettiva di un critico gastronomico.

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