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La Cina del vino fa sul serio e, conscia di essere il Paese con le maggiori prospettive di crescita, unisce le forze per conquistare il mercato domestico: dall’unione di 17 diverse associazioni del Paese nasce la China Wine Associations Alliance

La Cina del vino fa sul serio e, conscia di essere il Paese con le maggiori prospettive di crescita in termini di consumi medi, unisce le forze per conquistare il mercato domestico: dall’unione di 17 associazioni enoiche di tutto il Paese nasce il primo ente commerciale unitario del vino cinese, stabilito a Chengdu, nella provincia di Sichuan, come riporta “Decanter China” (www.decanterchina.com). La speranza e l’obiettivo è che la neonata Cwaa - China Wine Associations Alliance possa aiutare a portare i vini cinesi sul mercato, facendo da trait d’union tra produttori e distributori locali.

“Il nostro obiettivo - spiega Jiansheng Zhang, segretario generale della Cwaa - è quello di migliorare le vendite dei vini nazionali nelle principali regioni di consumo, ma anche diffondere la cultura del vino e promuovere lo sviluppo del settore vitivinicolo. Il primo passo sarà quello di far sì che altre realtà si uniscano alla Cwaa, coinvolgendo distributori ed opinion leader in viaggi tra le realtà vinicole del Paese e visite in cantina”.
Ogni città o regione, in effetti, ha già una sua associazione enoica, e questa è la prima volta che si tenta di mettere esperienze diversa a sistema. Finora, come detto, sono 17 le associazioni che hanno aderito, tra cui Chengdu Wine & Spirit Association, Hong Kong Wine Merchants’ Chamber of Commerce e Ningxia Yinchuan Grape & Wine Industry Association. “Come associazioni del vino, noi tutti condividiamo la stessa passione e so stesso impegno sul vino, e siamo convinti - conclude Zhang - che insieme saremo tutti più forti, sia nella crescita della produzione enoica che in quella delle vendite e dei consumi in tutta la Cina”.

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