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La “biblioteca” di Bacco, la Domus Vinii, i colori e i profumi del vino: domani con Expo apre “Vino - A Taste of Italy”, padiglione dell’esperienza vitivinicola italiana (inaugurazione ufficiale il 23 maggio, con il Ministro Maurizio Martina)

Un giro d’Italia in 1.400 vini, con tutti i territori più importanti, dalle grandi denominazioni del Piemonte riunite dal “superconsorzio” “Piemonte Land of Perfection” (Consorzio per la Tutela dell’Asti, Consorzio Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, Consorzio Tutela della Barbera d’Asti e dei Vini del Monferrato, Consorzio Tutela del Gavi, Consorzio Tutela Brachetto d’Acqui e la Vignaioli Piemontesi) a quelle top di Toscana tutte insieme (Brunello di Montalcino, Chianti, Chianti Classico, Nobile di Montepulciano, Vernaccia di San Gimignano e Morellino di Scansano), dai grandi vini del Veneto con il Consorzio della Valpolicella o quello del Soave, passando per il Prosecco Docg, e ancora i vini di Puglia, di Sicilia, e tanto, tanto altro: nel segno della qualità dell’enologia italiana domani, con Expo 2015, aprirà i battenti anche “Vino - A Taste of Italy”, il padiglione dell’esperienza vitivinicola italiana (www.vino2015.com/it), primo spazio riservato esclusivamente al mondo di Bacco nella storia delle Esposizioni Universali, dove gli oltre 20 milioni di visitatori attesi da tutto il mondo, potranno sperimentare un incredibile viaggio, attraverso i cinque sensi, tra passato, presente e futuro del vino italiano. Ad inaugurare ufficialmente il Padiglione, il prossimo 23 Maggio 2015, il Ministro delle politiche Agricole, Maurizio Martina, insieme al Comitato Scientifico del Padiglione, presieduto da Riccardo Cotarella, all’Architetto Italo Rota, art director dell’installazione, ai vertici di Veronafiere-Vinitaly che ha curato il padiglione, che si articola tra la Domus Vini, la Sala dei vetri e dei colori del vino, Il tunnel delle cantine e dei profumi del vino, l’Enoteca del Futuro e tanto altro, in un percorso che mescola arte, storia, territorio, formazione ed educazione anche per i più giovani, alla scoperta del Bacco italiano.

Focus - 2.500 anni di cultura enologica si raccontano ad Expo 2015 nel padiglione “Vino - A Taste of Italy”
Il vino italiano tra passato, presente e futuro. È questo il filo rosso che accompagna il visitatore nel percorso all’interno del Padiglione del Vino all’Expo 2015 di Milano. Un vero e proprio viaggio che coinvolge i cinque sensi per conoscere la storia della viticoltura e dell’enologia attraverso emozioni, colori, profumi, sapori, suoni, luci ed esperienze tattili.
Un mito che ha radici profonde, in quell’Enotria, o “Paese del vino” che è il nome con cui oltre duemila anni fa era conosciuta la nostra penisola, ricca di un patrimonio unico al mondo di 594 vitigni, un terzo di quelli esistenti.
Tale biodiversità, fatta anche di cultura e territori, trova spazio al piano terra nella Domus Vini, cuore del Padiglione che racconta la tradizione del vino con una narrazione multimediale e polisensoriale sospesa tra l’antico degli affreschi e il moderno delle installazioni di design e delle proiezioni video di paesaggi italiani, senza dimenticare una collezione museale di bicchieri e coppe che copre 2.500 anni.
In tutto questo, il visitatore è circondato dagli aromi delle uve, dagli effluvi della cantina, così come dai suoni da sempre legati al vino come quello di bottiglie stappate o il tintinnio dei calici, fino a spezzoni di pezzi musicali in cui il vino ha un ruolo importante, da Così fan tutte di Mozart ai canti popolari della vendemmia.
Prima di salire al primo piano c’è il tempo per un beneaugurante “cincin” virtuale, che campeggia sulle pareti in tutte le lingue del mondo, ma solo dopo aver attraversato un’impluvium romano con le rappresentazioni video dei brindisi più famosi del cinema.
Salendo le scale si entra quindi nell’Enoteca del Futuro, una “Biblioteca del Vino” dove poter approfondire la conoscenza della ricchissima produzione enologica italiana. Grazie a enodispenser e con la guida di sommelier, durante i sei mesi di Expo 2015 si possono degustare in ogni momento 1.400 vini e distillati rappresentativi di tutte le regioni italiane. La visita all’Enoteca del Futuro, così come le degustazioni, si possono prenotare anche sul sito web www.vino2015.it, o tramite l’app ufficiale per smartphone che permette di tracciare anche il proprio wine profile, commentare i vini assaggiati ed, eventualmente, acquistarli online.
Arricchiscono il viaggio al primo piano, i momenti formativi, i convegni, i tasting a tema e le tavole rotonde organizzate nelle due sale dedicate. Una terrazza vetrata, rivestita da vegetazione, completa infine il Padiglione con un’esclusiva vip lounge per incontri istituzionali e degustazioni. Tutto per rendere omaggio al vino quale uno protagonista indiscusso della dieta mediterranea, caposaldo di un’alimentazione sana e sostenibile, al centro di questa edizione dell’Expo.
Il progetto didattico
Per i bambini, nel Padiglione del Vino, è prevista un’esperienza di visita parallela a quella dei genitori e personalizzata: i piccoli visitatori possono osservare una raccolta di reperti storici legati ai riti dell’uva dalla Magna Grecia ad oggi, vedere i colori del vino, divertirsi con i diversi profumi che esso sprigiona e seguire i personaggi mitologici dei cartoon proiettati nei video. L’obiettivo è raccontare anche ai bambini la grande storia del vino italiano, ma con un linguaggio e simboli a loro dedicati.
Sostenibilità del progetto per Expo Milano 2015
Nella realizzazione del Padiglione del Vino, sono state attentamente studiate le opzioni di sostenibilità disponibili per il progetto nel suo complesso, in termini di futuro riciclo e riuso dei materiali e sistemi impiegati nell’ottica dell’efficienza energetica, come illuminazioni interne a led.

Focus - Viaggio alla scoperta del Padiglione del Vino
La Domus Vini
L’esperienza inizia già avvicinandosi al Padiglione. Ciascun visitatore, dotato di smartphone o tablet, infatti, è invitato a scaricare gratuitamente l’app mobile dedicata al Padiglione VINO – A Taste of Italy: rispondendo a cinque rapide domande è possibile scoprire il proprio Italian Wine Profile, con un elenco di vini studiati ad hoc in base ai propri gusti. Una volta entrato nel Padiglione, il visitatore si trova finalmente immerso in un ambiente suggestivo con un impianto architettonico che cita quello della Domus Aurea. Una grande volta decorata con l’Albero della Vita/e in rappresentanza di tutti i 594 vitigni italiani, apre a due ambienti più piccoli in cui alabastri, marmi, affreschi pompeiani e proiezioni video raccontano il vino e la sua importanza nella vita dell’uomo.
Nella sala a sinistra, con citazioni che ricordano i decori e l’arte etrusca e romana, sono trattati i temi della vigna e della vendemmia. Lo stile della sala a destra rimanda, invece, al medioevo e narra, con contaminazioni moderne e contemporanee, le fasi di lavorazione in cantina.
Sala dei vetri e dei colori del vino
Dalla sala della Domus vera e propria si passa al secondo ambiente. Qui su una lastra di marmo illuminata da un lucernario, sono disposte 12 anfore di cristallo che contengono i colori principali del vino, dal bianco carta al rosso violaceo. Il tavolo ha la base realizzata con 20 tipologie di marmi, ognuno proveniente da una diversa regione italiana.
Sulle pareti laterali, all’interno di teche di cristallo, sono esposti reperti archeologici di recipienti per bere il vino, appartenenti a tutte le epoche: una magnifica collezione museale, proveniente dal Museo del Vino Lungarotti a Torgiano, che va da brocche e contenitori di oltre duemila anni fa, passando per esemplari rinascimentali e settecenteschi, fino alle libere interpretazioni di artisti e designer novecenteschi e contemporanei.
Il tunnel delle cantine e dei profumi del vino
Dalla sala delle anfore si snoda un tunnel dedicato agli aromi del vino che si perfezionano in cantina. La galleria è decorata da un gigantesco affresco che riproduce il celebre Bacco di Caravaggio il cui manto, con un virtuosismo pittorico, si trasforma, prima, in un tipico paesaggio collinare italiano e, poi, nell’interno di una barricaia, animata da un video di un concerto di pianoforte e violino. Continuando lungo la parete si trova una serie di nicchie a foggia di giganteschi nasi che contengono dei bicchieri illuminati da cui si sprigiona un bouquet di profumi tipici delle uve e dei vini.
Mare di vino, il brindisi finale
La galleria dei profumi conduce in un impluvium romano, dominato da una vasca in marmo che risulta come riempita di vino. Sulla superficie si specchiano effetti di luce con giochi di fuochi artificiali e gocce di vino. Su tre pareti e sul soffitto sono proiettati i video reinterpretati di brindisi famosi del cinema, dal Gattopardo di Visconti al Don Giovanni di Losey.
Il vino ed il territorio - Un’esplosione spettacolare
Oltrepassata la soglia, l’atmosfera cambia, portando il visitatore in un mondo del futuro, tra tecnologia e citazioni di Kubrick. L’allestimento è caratterizzato da pavimento retroilluminato ed una cascata di 1.000 calici e flutes sospesi dal soffitto.
Al centro della stanza è presente una scultura gigante di una bottiglia di bollicine stappata, mentre sulle pareti campeggiano “cincin” in tutte le lingue del mondo e raffigurazioni di pianeti e satelliti che rappresentano le regioni italiane e le rispettive Doc e Docg. In una teca è riposta una speciale bottiglia di Sassicaia, annata 2000, che è stata portata in orbita durante una missione spaziale. Con questa sala termina il percorso base del visitatore che, all’uscita, viene salutato dalla statua della Giulietta shakespeariana, concessa dal Comune di Verona per ricordare che il vino nasce anche dall’amore e dalla passione che gli italiani mettono nelle proprie produzioni di eccellenza. Chi vuole continuare e approfondire la propria esperienza nel Padiglione con le degustazioni al primo piano, oltrepassa, invece, una porta con finiture d’oro.
Primo piano: l’Enoteca del Futuro
Una scalinata in metallo e legno di barrique, racchiusa in una struttura elissoide che ricorda un acino d’uva, porta al piano superiore, dove trova posto l’Enoteca del Futuro, in un’atmosfera improntata al lusso e all’eleganza che ricorda una sala di lettura.
Qui, attraverso una serie di moderni enodispencer e con la guida di sommelier professionisti, si possono assaggiare 1.400 vini e distillati Made in Italy. Da monitor e display, poi, è possibile scoprire tutte le informazioni sulle etichette ed i territori in cui nascono. Questo livello interpreta e dà voce ad un’unica e forte metafora: la produzione vitivinicola italiana è la Biblioteca del Vino, dove ciascun prodotto rappresenta un titolo, con una specifica storia da raccontare, un preciso autore e un futuro cui guardare insieme.
L’Enoteca del Futuro è progettata per interagire con la app ufficiale di Vino - A Taste of Italy grazie alla quale il visitatore può recensire a dare un voto ad ogni vino assaggiato, così come acquistare online le bottiglie sulla piattaforma e-commerce di Vinitaly Wine Club. Nei sei mesi di Expo, inoltre, due sale del primo piano sono adibite allo svolgimento di degustazioni di vini e grappe, confronti, tavole rotonde e convegni legati ai temi dell’ecosostenibilità, della biodiversità, della cultura del vino e di un’alimentazione sana. Presente anche uno spazio riservato dove il Ministero delle Politiche agricole espone i premi dei tredici migliori vini italiani.
Terrazza Lounge vetrata in copertura
Competa il Padiglione un ampio terrazzo adibito ad area degustazione e vip lounge per meeting istituzionali fino a 40 persone. L’area, in parte chiusa da una vetrata, è rivestita da tralicci con piante rampicanti.

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