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Ecco la “Carta di Milano”, presentata oggi a Milano: sarà firmata dai cittadini del pianeta durante Expo (potenzialmente 3 miliardi) e consegnata alla sua fine all’Onu. Così l’Italia diventa patria del diritto al cibo. Focus: “Carta”, cibo e vino

Italia
Arriva la Carta di Milano

“Noi donne e uomini, cittadini di questo pianeta sottoscriviamo questo documento, denominato Carta di Milano per assumerci impegni precisi” per garantire il diritto al cibo e la sovranità alimentare; l’accesso a cibo, terra, credito, formazione, energia, che sia pulita contro i cambiamenti climatici, e alle tecnologie, a donne, piccoli produttori e gruppi sociali più svantaggiati; per la tutela del suolo agricolo e la sicurezza alimentare; perché il cibo sia patrimonio culturale; per difenderlo da frodi e contraffazioni; perché la sana alimentazione sia strumento di salute globale; per combattere il lavoro irregolare; per una struttura sovranazionale della filiera; per dare più risorse alla ricerca; per introdurre l’educazione alimentare, fisica e ambientale nelle scuole; per il reddito degli agricoltori; per “aumentare la biodiversità”, citando l’attivista Vandana Shiva, diversificando le produzioni, “contro la monocultura motivo principale della malnutrizione”. E, soprattutto per non sprecare, perché non ha senso produrre di più, se un terzo di cibo già si spreca, 1,3 miliardi di tonnellate l’anno (con cui potrebbero mangiare 2 miliardi di persone in più: nel 2050 saremo più di 9 miliardi), con un costo di 1.000 miliardi di dollari, solo alimentare, senza considerare cioè l’impatto sull’ambiente, come ha ricordato il fondatore di Last Minute Market Andrea Segrè. Ma soprattutto perché, non sprecare cibo, vuol dire non sprecare il futuro, e prima di tutto quello delle prossime generazioni. È questa una rivoluzione che può fare solo la società civile, perché prima di tutto è culturale, contro cioè la maleducazione alimentare, e può farlo con la Carta di Milano, l’eredità morale dell’Expo 2015, presentata ufficialmente oggi all’Università Statale a Milano. “Una sfida geopolitica”, ha detto il Ministro delle Politiche Agricole Maurizo Martina, che fa dell’Esposizione “una piattaforma di diplomazia” e dell’Italia “la patria del diritto al cibo”, motivo per cui, ha ricordato nei giorni scorsi, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, “l’Expo che si aprirà a Milano, il prossimo primo maggio, è una grande occasione e un’opportunità preziosa per il sistema Paese”.
Tradotta in 19 lingue e potenzialmente leggibile da 3 miliardi e mezzo di persone, e dunque sottoscrivibile (www.carta.milano.it; @cartadimilano, #firmaanchetu), alla fine dell’Expo, la Carta di Milano, sarà consegnata il 16 ottobre all’Onu, nella mani del segretario generale Ban Ki-moon. Prima però, come ricordato dall’europarlamentare Paolo De Castro, promotore dell’iniziativa, il 30 aprile alla vigilia dell’Expo, il Parlamento Ue voterà una risoluzione intitolata come il suo tema “Nutrire il Pianeta, energia per la vita”, come contributo dell’Europarlamento alla Carta di Milano e l’impegno che l’Europa chiede alla Commissione Ue e al suo presidente Jean-Claude Juncker, presentata dal presidente del Parlamento Martin Schultz.
Il plauso alla Carta, arriva dalla Coldiretti che ricorda come in Italia, seppur abbiano diminuito gli sprechi nel 2014, gli italiani ancora buttano nella spazzatura ben 76 chili di prodotti alimentari durante l’anno. La Cia-Confederazione italiana agricoltori ha ammonito sulla portata dell’evento Expo, attorno al quale “un certo ecologismo di ritorno e un eccesso di esposizione mediatica non già sui temi delle risorse alimentari, ma dell’enogastronomia, faccia dimenticare che senza il lavoro dei campi non si può nutrire il pianeta né generare energie per la vita”, e affinché “i contadini siano al centro dell’Expo, veri protagonisti della sfida del millennio “Nutrire il pianeta, Energia per la vita””.
Ad affrontare i temi della Carta di Milano, proseguendo i contributi raccolti con l’Expo delle Idee, oggi a Milano, sono state personalità di tutti i campi della società civile, con il Ministro Martina e il Commissario Unico per Expo 2015 Giuseppe Sala, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, il Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, e il coordinatore scientifico di Laboratorio Expo: dal Rettore dell’Università degli Studi di Milano Gianluca Vago ad Hilal Elver, relatore speciale Onu sul diritto al cibo, da Marta Dassù, presidente esecutivo di We-Women for Expo, già Vice Ministro degli Affari Esteri, a Marco De Ponte, segretario generale ActionAid Italia; passando per Livia Pomodoro, presidente del Milan Center for Food Law and Policy, già Presidente del Tribunale di Milano, Giampaolo Cantini, dg Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e Fernanda Guerrieri, vice dg e direttore del Gabinetto dell’Ufficio del Direttore Generale della Fao. In anteprima nazionale, la Statale ha fatto da sfondo anche alla presentazione del cortometraggio “Il Pianeta che ci ospita” di Ermanno Olmi, realizzato per Expo 2015 da Movie People, e all’incontro tra studiosi e scienziati appartenenti al network internazionale di esperti che ha condotto le ricerche di Laboratorio Expo, dall’Università Cattolica di Milano alla Southern Illinois University, dalla Wageningen University all’Università Cà Foscari di Venezia, dall’Harvard Graduate School of Design alle Università della California e di Denver.

Focus - Il cibo e il vino all’Expo 2015 a Milano (1 maggio-31 ottobre)
Dal primo maggio, all’Expo 2015 in Italia, ci sarà tutto il mondo, a parlare di cibo in tutte le sue forme, guardando al futuro del pianeta. E tra i Pavillon di Paesi del pianeta (oltre 140 i partecipanti), accanto ai cluster tematici, dal riso al caffè, novità dell’Expo italiana, ci saranno anche un Padiglione riservato per la prima volta alle organizzazioni della società civile (alla Cascina Triulza), un Children Park a tema per i bambini, il Mercato dove acquistare prodotti, il Parco della Biodiversità dedicato alle eccellenze italiane, le “cascine” in cui Slow Food spiega che vuol dire biodiversità, il padiglione “Cibus è Italia” di Federalimentare & Cibus, il Future Food District con il Supermercato del Futuro di Coop Italia, e Eataly, con, tra gli altri, oltre 20 ristoranti. A Palazzo Italia il compito di raccontare il made in Italy al mondo.
Tra le eccellenze italiane, al vino è riservato un posto speciale, grazie al progetto “Vino - A Taste of Italy” con la regia di Vinitaly - Veronafiere per il Ministero delle Politiche Agricole, Padiglione Italia ed Expo 2015, e al Padiglione del Vino Italiano. Un viaggio nel mondo del vino italiano, nella sua storia e biodiversità, dalla Domus Vinii alla Biblioteca del Vino, attraverso tutti i sensi, dalla vista all’olfatto, dal gusto - si potranno assaggiare 1.400 etichette guidati da sommelier - all’udito. E che, nel semestre dell’Esposizione, ospiterà momenti formativi, wine tasting e tavole rotonde, e un vero e proprio Museo, con le opere in arrivo dal Museo del Vino di Torgiano della Fondazione Lungarotti, nel calendario di eventi pensato dal Comitato scientifico guidato dal presidente Assoenologi Riccardo Cotarella. Nel palinsesto, il 23 maggio un convegno sulla gastronomia con gli chef, da Heinz Beck a Niko Romito, moderato dal giornalista Bruno Vespa; il 13 giugno invece un convegno sarà dedicato alle figure di Mario Soldati e Luigi Veronelli e alla tradizione contadina; il 27 giugno spazio alla ricerca scientifica e al futuro della vitivinicoltura, con esperti e docenti universitari; quindi il 18 luglio sul diritto e la tutela delle tipicità; il 12 settembre un conevgno sarà dedicato al vino e alla salute con gli esperti; l’enoturismo è al centro invece il 26 settembre del convegno degli enologi. Tra gli eventi più attesi, il 19 settembre la Festa del vino, e, per finire, un grande spettacolo tra arte, moda e lirica (www.vino2015.it).
Dal vino al made in italy della ristorazione, sarà Massimo Bottura, chef dell’Osteria Francescana di Modena e, da qualche anno, vero e proprio alfiere dell’alta ristorazione del Belpaese nel mondo, ad aprire idealmente i battenti di “Identità Expo”, lo spazio in cui, nei sei mesi dell’Esposizione Universale di Milano, si alterneranno cuochi italiani e internazionali. Manca pochissimo, ormai, all’1 maggio, quando andrà in scena un menu “limited edition”, dedicato proprio a “Identità Expo”, che farà da apripista ad un ricco calendario di eventi ed appuntamenti. Non solo per cucinare, ma anche per spiegare il significato profondo del cibo, tra lezioni, appuntamenti, showcooking e conferenze, per un totale di 450 eventi dedicati alla cultura del cibo, in un palinsesto, che vedrà la partecipazione ai grandi chef di tutto il mondo, Italia compresa, da Carlo Cracco a Davide Oldani, che si dividerà in “Identità Giovani”, “Vino”, “Pane e Pizza” e “Identità naturali”, nel temporary restaurant su due piani che si affaccia sul Decumano, tra i padiglioni di Malesia e Thailandia (www.expo2015.org - www.identitagolose.it). “Per sei mesi - ha spiegato il giorno della presentazione, quasi un mese fa, Paolo Marchi deus ex machina di “Identità Golose” - ci saranno lezioni, appuntamenti, showcooking e conferenze, per un totale di 450 eventi dedicati alla cultura del cibo” (il racconto del programma di Expo su: http://www.winenews.it/i-capolavori-dell-agroalimentare-d-italia/38545/expo-il-tema-scelto-dallitalia-nutrire-il-pianeta-energia-per-la-vita-diventa-universale-negli-eventi-presentati-a-pompei-che-abbracciano-tutti-gli-abitanti-del-pianeta-giornate-nazionali-e-internazionali-di-paesi-e-grandi-temi-e-feste-del-cibo).

Focus - L’“ExpoinCittà”
Come ogni Esposizione Universale della storia, anche quella che si apre tra pochi giorni a Milano, abbraccia la città, e sulla città lascerà la sua traccia. Al di là delle nuovi costruzioni, ed ai tantissimi eventi promossi a Milano, ma anche in tante città del Belpaese, “ExpoinCittà” è il cartellone di eventi che si inaugura il 2 maggio al Castello Sforzesco. Come Milano si prepara al più grande palinsesto di eventi mai realizzato in città, “Expo in città” è il progetto di Comune di Milano e Camera di Commercio di Milano che riunisce ad oggi nel suo palinsesto migliaia di appuntamenti durante Expo. Dieci le tematiche, Art, Performance, Leonardo, Creativity&Style, Food, Kids, Science, Media, Well-Being, Città Mondo, che rappresentano il fil rouge tra gli eventi: grandi mostre (Mito e Paesaggio, Dai Visconti agli Sforza, Leonardo, Giotto, Perugino e Raffaello); la stagione “estesa” del Teatro alla Scala; eventi musicali, di design ed enogastronomici in zone diverse della città, iniziative di costume e per il benessere. Sei le icone artistiche che rappresentano il patrimonio storico e culturale della città, lo slogan che recita #MilanoaplacetoBE ripreso dalle molte iniziative di comunicazione. Milano propone in questa occasione un format che mette al centro il sistema territorio, un esempio che è stato notato dal Bie (Bureau International Exhibitions) per essere esportato in altri contesti. “ExpoinCittà” infine permetterà di conoscere in tempo reale, giorno per giorno, mese per mese, tema per tema cosa avviene, attraverso il suo sito web, i social network, le pubblicazioni, i blog.
Info: http://it.expoincitta.com/

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