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“Il Nero di Troia di Castel del Monte: focus tecnico e potenzialità del territorio”: di scena domani a Corato (Bari), un simposio di esperti con il Consorzio analizza tra marketing e ricerca il “regale vitigno di Puglia”. Celebrato per una settimana

Fare di questo “regale vitigno” e dei vini da esso prodotti dei veri ambasciatori del territorio, in un progetto di recupero e valorizzazione dei vitigni autoctoni, ma anche delle loro storie spesso affascinanti. È la case history del Nero di Troia, indigeno al pari degli altri vitigni che hanno definitivamente sancito il successo della Puglia nel panorama produttivo nazionale e internazionale, la cui storia affonderebbe le radici fino al condottiero classico Diomede, legato alla storia di Federico II e alla sua opera più celebre, nell’Alta Murgia dove trova elezione ed è alla base dei vini rossi della denominazione Castel del Monte, oggi al centro di una vera e propria ribalta. Ad analizzarla, tra marketing e ricerca scientifica, è il convegno “Il Nero di Troia di Castel del Monte: focus tecnico e potenzialità del territorio”, di scena domani a Corato, promosso dal Consorzio di Tutela Vini Doc Castel del Monte che, fino al 26 aprile, celebra “il suo vitigno sovrano e i suoi cavalieri” in tutto il territorio nella “Settimana del Nero di Troia. Regale vino di Puglia di Castel del Monte”, tra abbinamenti culinari, formazione, degustazioni aperte al pubblico - di cantine come Cefalicchio, Conte Spagnoletti Zeuli, Grifo, La Cantina di Andria, Rivera, Santa Lucia, Torrevento e Tor dé Falchi - e tante altre attività (info: www.ilneroditroia.it).
Il Convegno e la kermesse si inseriscono nel progetto di valorizzazione del vitigno e dei suoi vini promosso dal Consorzio in collaborazione con numerosi partner, e insieme all’Assessorato Regionale all’Agricoltura della Regione Puglia e al Movimento Turismo del Vino Puglia. Ad intervenire al Convegno nella prima sessione dedicata agli aspetti tecnici del Nero di Troia, moderata dal giornalista Vincenzo Rutigliano de “Il Sole 24 Ore”, saranno, tra gli altri, con Francesco Liantonio, presidente del Consorzio, Paola Piombino, docente di analisi sensoriale del vino all’Università di Napoli Federico II su “L’aroma del Nero di Troia”, Laura De Palma, docente di Viticoltura ed Arboricoltura dell’Università degli Studi di Foggia su “Nero di Troia: ecofisiologia e qualità della produzione viticola”, e Luigi Tarricone, ricercatore del Cra - Utv di Turi e Barletta che parlerà di “Nero di Troia: caratterizzazione varietale e comportamento in vigneto”. A chiudere la sessione, l’assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia Fabrizio Nardoni.
La seconda sessione sarà invece dedicata al marketing territoriale e strategie di valorizzazione dei territori vinicoli e moderata dal giornalista Rai - Tg3 Puglia Attilio Romita. Tra gli interventi, Rosa Fiore, dirigente Servizio Alimentazione - Assessorato Risorse Agroalimentari della Regione Puglia su “Come il pubblico interagisce con i produttori per la crescita e la valorizzazione dei territori”, Donatella Cinelli Colombini, presidente Consorzio Doc Orcia, su “Identità e diversità come chiavi di successo del vino e del turismo del vino; l’esempio della Doc Orcia”, e Licia Granello, wine & food editor de “La Repubblica” su “Come si comunica un vino: storie, facce, territori”. Insieme a loro, interverranno Giuseppe Liberatore, presidente Aicig su “Le denominazioni come condivisione di valori, i Consorzi come strumenti d’azione e creazione di vantaggi competitivi”, e Mauro Rosati, direttore Fondazione Qualivita, su “Il valore delle indicazioni geografiche nell’economia italiana”. Con l’introduzione di Alessandro Scorsone, “sommelier di Stato”, sarà poi illustrato il contest “Gli ambasciatori del Nero di Troia”.

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