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Se la cantina si trasforma in atelier: dal 18 aprile Antinori nel Chianti Classico ospita gli incontri “L’arte contemporanea raccontata dai protagonisti” con la prestigiosa collaborazione di Fondazione Palazzo Strozzi e Museo Marino Marini di Firenze

Italia
La cantina di Antinori nel Chianti Classico diventa atelier artistico

Se la cantina si trasforma in atelier: succede da Antinori nel Chianti Classico, la cantina d’autore e vero e proprio museo in cui è conservata la collezione di opere d’arte della storica famiglia del vino Antinori a San Casciano Val di Pesa, che dal 18 aprile inaugura il ciclo di conferenze “L’arte contemporanea raccontata dai suoi protagonisti”, a cura di Ilaria Bonacossa, direttrice del Museo Villa Croce di Genova, per offrire a giovani studiosi, agli appassionati d’arte, architettura, restauro e storia dell’arte e a tutto il pubblico l’opportunità di poter entrare nel backstage della produzione di mostre, nei processi e nei meccanismi che portano alla realizzazione di opere d’arte. Il primo incontro è dedicato ai “Materiali e tecniche nella scultura contemporanea”, e vede la prestigiosa collaborazione dell’Antinori Art Project, il progetto volto a continuare la tradizione secolare di collezionismo e mecenatismo della famiglia verso il contemporaneo con collaborazioni con artisti contemporanei, con la Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze, ospitando Lorenzo Benedetti, direttore del de Appel arts centre di Amsterdam e curatore della mostra alla Strozzina “Anche le sculture muoiono” (17 aprile-26 luglio 2015), l’artista italiano Giorgio Andreotta Calò che esporrà un modello ligneo e il calco in cera per una sua opera ancora in lavorazione, e l’artista americano Gavin Kenyon, che inaugura la sera stessa una mostra personale al Museo Marino Marini. L’altro prestigioso museo fiorentino con cui Antinori inizierà invece la sua collaborazione in occasione della seconda conferenza che sarà di scena a settembre. Quando proprio Andreatta Calò realizzerà un nuovo intervento site-specific nella cantina, che si aggiungerà alle opere di Yona Friedman, Rosa Barba (presente alla prossima Biennale di Venezia) Jean-Baptiste Decavèle e all’ultimo intervento “Biosphere 06, cluster of 3, di Tomàs Saraceno installato nel 2014”.
La cantina Antinori nel Chianti Classico è il simbolo del legame profondo della famiglia Antinori con le arti: pittura, scultura, architettura, ma soprattutto l’arte di saper trasformare i frutti della terra in grandi vini. All’interno della cantina, lo spazio museale racchiude una parte della collezione storica di Palazzo Antinori a Firenze unita a interventi di artisti internazionali del panorama contemporaneo, frutto dell’attività di Antinori Art Project. Ed è proprio con questo progetto, che la cantina diventa anche sede del ciclo di conferenze dedicate all’arte contemporanea.
Nel primo appuntamento “Materiali e tecniche nella scultura contemporanea” Lorenzo Benedetti è invitato a raccontare come gli artisti contemporanei utilizzino nuove forme e materiali tradizionali, quali il bronzo, la pietra o la ceramica, che sembravano essere relegati alla pura accademia, per creare forme espressive inaspettate. Questi materiali sono ripresi e utilizzati in forma concettuale per riflettere su temi come quello del monumento, del frammento, del consumo della materia o sul recupero del recente passato modernista. La conferenza nasce dalla volontà di riflettere su come ancora oggi la scelta dei materiali e la conoscenza della loro storia e delle loro caratteristiche influenzi gli artisti contemporanei. L’artista italiano Giorgio Andreotta Calò, che presenta negli spazi della Strozzina una serie di nuovi lavori e che inaugurerà nell’autunno 2015 un nuovo intervento appositamente ideato per la cantina Antinori nel Chianti Classico, parlerà di come il bronzo nelle sue opere venga trasformato e reso irriconoscibile grazie al supporto e alla sua intensa collaborazione con la Fonderia Battaglia; mentre Gavin Kenyon (che inaugura il giorno stesso la mostra personale “Lift your head, Give Me The Best Side of your Face” al Museo Marino Marini di Firenze) racconterà come nascano i suoi lavori che trasformano il cemento in poliedrica materia scultorea. E per creare un dialogo ideale anche con la splendida mostra di Palazzo Strozzi “Potere e pathos. Bronzi del mondo ellenistico” interverranno anche Alessandro Pacini, storico dell’arte e artigiano orafo specializzato in archeometallurgia, e Bruna Mariani, restauratrice specializzata nelle tecniche del bronzo, insieme a Camilla Borzanigo, coordinatrice progetti Fonderia Battaglia di Milano. Infine, una visita della cantina Antinori con degustazione di vini.
Info: info@antinoriartproject.it - www.antinorichianticlassico.it

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