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Se la 2014 per l’Italia è stata una delle vendemmie più complesse, e in generale non un’annata da ricordare, in Sicilia, invece, a detta di molti, è stata una delle più grandi raccolte degli ultimi anni. La prova del bicchiere a “Sicilia en primeur”

Se la 2014 per l’Italia è stata una delle vendemmie più complesse, e in generale non un’annata da ricordare, in Sicilia, invece, a detta di molti, è stata una delle più grandi raccolte degli ultimi anni. La prova del bicchiere arriverà a “Sicilia en primeur”, fino al 18 aprile, a Taormina, by Assovini Sicilia, con oltre 270 etichette in assaggio, e che sarà anche un momento per riflettere sul successo recente e sul futuro di una Regione il cui rinascimento enologico è stato guidato da cantine come Planeta, Tasca d’Almerita e Donnafugata, ma che oggi può contare su un nutrito numero di aziende di qualità e di proiezione internazionale. Anche grazie alla presenza di territori unici e di grande successo, come l’Etna, per dirne uno, ma pure alla capacità di valorizzare i terroir diversi tanto con grandi espressioni di vitigni internazionali, che con le unicità dei tanti vitigni autoctoni propri della storia dell’Isola.
Di tutto questo, e anche di Expo 2015, si parlerà a “Sicilia en primeur”, in particolare nel convegno del 17 aprile, con, tra gli altri, Alessio Planeta (Planeta), Antonio Rallo (Donnafugata) e Alberto Tasca (Tasca d’Almerita), insieme ai contributi di Antonino Caleca, Assessore all’Agricoltura della Regione Siciliana, Dario Cartabellotta, responsabile Cluster Biomediterraneo ad Expo 2015, Marino Breganze e Paolo Angius di Banca Nuova, e di Luca Bianchi, Capo Dipartimento delle Politiche Competitive, della Qualità Agroalimentare, Ippiche e della Pesca del Ministero delle Politiche Agricole, moderati dal presidente di Assovini Sicilia Francesco Ferreri.
Info: www.assovinisicilia.it

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