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Far provare vino o altre bevande alcoliche ai bambini entro gli 11 anni di età, magari nelle feste ed occasioni speciali, può predisporli maggiormente a iniziare a bere in adolescenza. Così uno studio della Brown University, condotto su 561 ragazzi

Far provare il vino o altre bevande alcoliche ai bambini entro gli 11 anni di età, magari nelle feste e in occasioni speciali, può predisporli maggiormente a iniziare a bere appena qualche anno dopo, in adolescenza. Coloro che sorseggiano alcol prima di una certa età hanno una probabilità cinque volte maggiore di bere un drink intero successivamente e quattro volte la probabilità di ubriacarsi o esagerare con gli alcolici rispetto ai coetanei. A dirlo uno studio pubblicato sul Journal of Studies on Alcohol & Drugs e condotto dalla Brown University su 561 ragazzi. Intorno all’età di 11 anni quasi il 30% degli studenti ha dichiarato di aver sorseggiato l’alcol, nella maggior parte dei casi offerto dai genitori in feste e occasioni speciali. Raggiunta l’età di 14 e 15 anni, uno su quattro (25%) ha dichiarato di aver avuto una bevanda alcolica completa, rispetto al 6% di coloro che non avevano mai provato alcol. Infine, uno su dieci (10%) dichiarava di essersi ubriacato o aver comunque esagerato, rispetto ad appena il 2 per cento di coloro che non erano stati precoci con l’alcol. “I genitori non dovrebbero essere allarmati se hanno già lasciato che il loro bambino provasse il vino: non stiamo dicendo che è condannato. Semplicemente alcuni credono nel modello europeo, l’idea che l’introduzione dei ragazzi all’alcool presto, a casa, li abitui a un consumo responsabile, ma il nostro studio fornisce la prova del contrario” spiega una delle autrici dello studio, Kristina Jackson.

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