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Bordeaux 2014, i primi assaggi di una vendemmia definita “miracolosa” dicono di un’annata decisamente buona, persino grande, e i produttori vorrebbero vedere a rialzo i prezzi sul 2013. Ma Pontallier (Château Margaux) avverte: “attenzione al mercato”

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Paul Pontallier, ad Château Margaux, forse il nome più conosciuto e di certo tra i più prestigiosi di Bordeaux

É tempo di assaggi, in questi giorni, per l’annata 2014 di Bordeaux, e dalla critica internazionale iniziano ad arrivare i primi frammentari responsi su una vendemmia da più parti definita davvero eccellente, quasi “miracolosa”. Voci diverse che, in generale, in estrema sintesi, parlano comunque di buona e buonissima qualità, ma non di annata del secolo, e per altro piuttosto eterogenea da sottozona a sottozona, e da cantina a cantina. Ma la cosa più attesa, come sempre, sono le quotazioni en primeur che i diversi Châteaux annunceranno nel giro di qualche settimana. Prezzi che, molti produttori, vista la qualità attesa dell’annata 2014 da valorizzare, e la scarsità delle vendemmie 2012-2013, che hanno spinto a ribasso gli affarti, vorrebbero rivedere a rialzo, addirittura sui livelli del 2008.
Ma il mercato, che dopo la frenata della Cina negli ultimi mesi, ha chiesto chiaramente un atteggiamento di segno opposto, come testimoniato tra l’altro dalla lettera aperta inviata qualche mese fa dai wine-merchant Uk inviata ai negociant di Bordeaux (per altro con scarsi risultati), rischierebbe di non accettarli di buon grado, per altro dopo due anni in cui i gusti degli appassionati e dei collezionisti “big spender” si sono spostati di più sulla Borgogna e su altri grandi territori mondiali. Illuminante, in questo senso, il parere rilasciato a “Wine-Searcher” da Paul Pontallier, ad Château Margaux, forse il nome più conosciuto e di certo tra i più prestigiosi di Bordeaux: “sarebbe bello se i prezzi salissero. Il 2014 è molto buono, una grande annata, ma dobbiamo stare attenti al mercato. Tutti vogliono comprare Bordeaux, e noi produttori vogliamo venderlo, e alla fine troveremo un punto di incontro. Sono convinto che ci sarà la buona volontà a guidare tutto, per riconquistare soprattutto quegli appassionati che negli ultimi anni si sono disaffezionati a Bordeaux”. Anche perché l’atteggiamento di alcuni commercianti è chiarissimo: il Bordeaux 2014 è buono e fa gola, ma a prezzi troppo alti, rischia di rimanere nelle cantine.

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