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In Champagne, il vino è sempre stato protagonista, sin dal 5° secolo a. C. quando i principi Celti scambiavano schiavi e metallo con anfore di vino greco, come quella ritrovata nel sito archeologico di Lavau, a due passi da Troyes

Italia
Champagne: ritrovata brocca da vino greca, risalente al V secolo a.C., in una tomba di un principe celtico

La storia della Champagne è intrecciata da sempre con quella del vino, sin da quando la vite, in Francia, a mala pena si sapeva cosa fosse. Gli archeologi dell’Institut National de Recherches Archéologiques Préventives, infatti, hanno ritrovato all’interno della tomba di un principe celtico, nel sito archeologico di Lavau (poco fuori Troyes, nel Sud della Regione) una brocca da vino risalente al 5° secolo a. C. La tomba, su cui gli archeologi, come racconta “The Drinks Business” (www.thedrinksbusiness.com), lavorano da ottobre, è una delle più grandi mai rinvenute, ma l’aspetto più straordinario è che durante il famoso periodo di Hallstatt i Greci siano arrivati tanto a Nord, o anche solo che ci sia arrivata una brocca.
Il corpo del principe ed il suo carro sono stati ritrovati al centro di una tomba di 40 metri di diametro, e la brocca, perfettamente conservata, raffigurante Dioniso in una scena di banchetto, sdraiato su un divano sotto una vite e di fronte a una donna, è stata rinvenuta in una sorta di calderone, di un metro di diametro, decorato con la testa cornuta e barbuta della divinità fluviale dell’Antica Grecia Acheloo, e le teste di otto leonesse. Ritrovamenti del genere non sono una rarità, in Germania, Svizzera e nel Sud della Francia, le tombe dei Celti hanno spesso rivelato artefatti greci o etruschi, a volte legati al vino, considerato nell’Età del Ferro un prezioso bene di scambio, molto amato dai principi celti, che lo scambiavano con le Città Stato del Sud Europa con schiavi e metalli lavorati.

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