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Italia, Nuova Zelanda, vino rosso, Chardonnay e fascia di prezzo tra i 3 ed i 5.99 dollari. Ecco gli “highlights” del vino nella gdo Usa, mercato n. 1 al mondo, che nel 2014 (dati a novembre) è cresciuto, e ha raggiunto i 12,5 miliardi di dollari

Italia, Nuova Zelanda, vino rosso, Chardonnay, e fascia di prezzo tra i 3 ed i 5.99 dollari. Sono questi gli “highlights” del vino nella grande distribuzione degli Stati Uniti, mercato n. 1 del vino mondiale, dove, nel 2014, secondo i dati di Nielsen Company (tra gennaio e novembre) elaborati dall’Italian Wine & Food Institute, le vendite sul 2013 sono cresciute, nel complesso, del 3,6%, per un totale di 12,5 miliardi di giro d’affari.
L’Italia si mantiene leader tra i vini “stranieri”, con il 31% del mercato, un valore delle vendite di 1,07 miliardi di dollari, ed una crescita del 4,2%. Seguono i vini australiani, con 739,4 milioni di dollari e un -6,9%, e quelli argentini, a 399 milioni di dollari, in crescita del 2,7%.
Ma è la Nuova Zelanda il Paese che è cresciuto di più, con il +15%, in posizione n. 5 con 286,8 milioni di dollari, appena dietro al Cile, a 296 milioni di dollari, in calo dell’1,2%. Solo sesta la Francia, con 270,4 milioni di dollari di vino venduto tra gli scaffali americani, in crescita del 4,3%.
Tra le tipologie, quella che rende di più è ancora quella dei rossi, le cui vendite hanno toccato i 6,3 miliardi di dollari, in crescita del 4,8%. Ma vanno bene anche i bianchi, +2,7%, a 5,39 miliardi di dollari, mentre si muove appena dello 0,7% la nicchia dei rosati, che vale 747 milioni di dollari.
Ma è lo Chardonnay il vino più richiesto dai consumatori americani, con un valore di 2,39 miliardi di dollari, in crescita dell’1,8%, seguito dal Cabernet Sauvignon a 1,99 miliardi e un aumento dell’8,2%, e dal Pinot Grigio, su del 5,2%, a 1,2 miliardi di dollari, con queste tre tipologie che da sole rappresentano il 55% del mercato complessivo. A completare la “top 5” dei più comprati, il Merlot, con 888 milioni di dollari, ma in calo del 3,6%, ed il Pinot Noir a 839,5 milioni, a +7,7%.
Guardando alle fasce di prezzo, invece, quella che “fattura” di più è tra i 3 ed i 5,99 dollari, con 3,96 miliardi di dollari, in calo dello 0,9%, seguita dalla fascia tra i 9 e gli 11,99 dollari, le cui vendite valgono 3,1 miliardi di dollari, in crescita del 7,6%. A seguire i vini tra i 6 e gli 8,99 dollari, a 1,7 miliardi ma in calo del 2,8%, e quelli tra i 12 ed i 14,99, per 1,28 miliardi, in crescita dell’11%. Ma è interessante notare come la fascia di prezzo che cresce di più sia quella dei vini sopra ai 20 dollari, con un +16,9%, per un valore di 816,8 milioni di dollari.
Tra i formati, spadroneggia come ovvio la classica bottiglia da 0,75 litri, le cui vendite valgono 8,7 miliardi di dollari, seguita dal formato da 1,5 litri, a 2,3 miliardi di dollari.

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