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Il “Vino della Pace” per Papa Francesco: dalla “Vigna del Mondo” della Cantina Produttori di Cormòns in Friuli Venezia Giulia al Vaticano, la speciale etichetta è arrivata sabato in dono al Pontefice nell’Udienza delle Confcooperative

Unico, sia per il suo genere sia per il suo intento, il “Vino della Pace”, il progetto di racchiudere il “mondo in un bicchiere” della Cantina Produttori di Cormòns, dal 1983 quando nacque l’idea di mettere a dimora vitigni dei cinque Continenti - dal Sirah al Tulilah, Shurrebe, Pedral e Maizy, ma ci sono anche i più noti Marzemino, Terrano, Merlot, Gamay e Ucelut - oggi 855, in un’unica vigna, la “Vigna del Mondo”, è l’etichetta per eccellenza che custodisce e promuove nel mondo un forte messaggio di pace e di fratellanza. Ma anche tela per gli artisti e pagina bianca per i poeti, con testimonial d’eccezione che vanno da Enrico Baj a Salvatore Fiume, da Giacomo Manzù a Dario Fo, Arnaldo Pomodoro, Matta, Mimmo Rotella, Michelangelo Pistoletto, Mimmo Paladino, Fernando Botero e Yoko Ono, per citarne solo alcuni. Ricevuta in dono dai Capi di Stato di tutto il mondo, questa volta dal Friuli è arrivata fino in Vaticano, pensiero speciale per Papa Francesco, nell’udienza che il Santo Padre ha concesso lo scorso sabato ad oltre 7.000 esponenti di Confcooperative, nata nel 1919, ma sciolta negli anni del fascismo, e che festeggia i 70 anni dalla ricostituzione avvenuta nel 1945.
Info: www.cormons.com

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