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Treasury Wine Estates, il colosso australiano del vino, vede la luce dopo un lungo periodo in perdita. Il fatturato netto del secondo semestre del 2014, è in crescita del 9% sullo stesso periodo del 2013, toccando quota 687 milioni di dollari

Treasury Wine Estates, il colosso australiano del vino, vede la luce dopo un lungo periodo in perdita. Il fatturato netto del secondo semestre del 2014, è infatti in crescita del 9% sullo stesso periodo del 2013, toccando oltre 687 milioni di dollari. La società aveva i conti in rosso ormai da tempa, tanto da essere costretta a chiudere la Ryecroft Winery, a causa dell’innalzamento delle imposte da pagare.

“Il 2014 era un anno di reset - spiega l’ad di Treasury Wine Estates, Michael Clarke - abbiamo iniziato solo ora a cambiare le cose, dopo un ultimo anno finanziario in rosso. Tra le iniziative che abbiamo preso c’è stata anche quella di anticipare l’uscita dei vini di lusso, tra cui quelli del gruppo Penfolds, da marzo ad ottobre. Ad aiutarci è stato anche il recente indebolimento del dollaro australiano su quello americano. Inoltre, per invertire la tendenza, abbiamo pensato di mettere degli sconti sui nostri vini a chi acquista alcune casse dei nostri vini di lusso”.

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