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Anteprima Nobile di Montepulciano, un vino antico, citato dal Redi, prima Docg d’Italia (1980), ma anche territorio “giovane”, con 4 cantine su 10 guidate da under 40. Con l’80% del Nobile che viene esportato, ed una filiera da 500 milioni di euro

Italia
Montepulciano, patria del Nobile, una delle capitali del vino di Toscana

Il Vino Nobile di Montepulciano è uno dei vini più antichi d’Italia, come raccontano tante testimonianze storiche con le prime che risalgono, addirittura, a prima dell’anno 1000. Le più celebri, probabilmente, sono quelle firmate dal medico, naturalista e letterato aretino Francesco Redi, che nel 1685 lo elogia nell’opera Bacco in Toscana (“Montepulciano d’ogni vino è il Re!”), e scrive addirittura un’ode al Conte Federico Veterani dedicata esclusivamente all’elogio delle grandi qualità di questo vino. Ma oggi, oltre che ad essere uno dei vini italiani più amati nel mondo, visto che dei 7,4 milioni di bottiglie di Nobile prodotte ogni anno l’80% finisce all’estero, quello di Montepulciano, il cui valore enoico tra patrimonio aziendale, vigneti e vino è stimato in oltre 500 milioni di euro, è uno dei territori più “smart” e giovani d’Italia, visto che in quella che è stata la prima Docg del Belpaese (nel 1980, la prima bottiglia nel 1983), ben 4 cantine su 10 sono condotte da under 40, e 8 su 10 scelgono un giovane per affidargli il ruolo di marketing manager, puntando anche sui social come Facebook. A dirlo il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, alla vigilia del giorno clou dell’Anteprima, quando saranno assegnate le stelle all’annata 2014, e la stampa potrà assaggiare i vini che debuttano sul mercato, il Nobile 2012 e Riserva 2011.
“A Montepulciano oltre il 37% delle cantine è condotto da un giovane e l’età media dei titolari di azienda - spiega il Consorzio del Vino Nobile - è di 48 anni: un dato ancora più significativo è che il 45% degli impiegati a tempo indeterminato nel vino (oltre 1.000 in totale a Montepulciano) sono sotto i 40 anni, e la percentuale cresce con gli avventizi durante il periodo della vendemmia”.
“Sono dati che ci confortano e confermano una tendenza in atto da qualche anno - afferma il Presidente del Consorzio del Vino Nobile, Andrea Natalini - soprattutto sul ricambio generazionale che, per tradizione, nelle nostre aziende, era piuttosto lento; invece ora ai giovani vengono affidati ruoli di responsabilità che contribuiscono a rinnovare l’intero comparto. Da questo discende, per esempio, la disponibilità delle imprese del Nobile ad investire in nuovi mezzi di comunicazione”.
Tra i ruoli maggiormente occupati dai giovani in cantina ci sono quelli di enotecnico e cantiniere, ma anche enologo, mentre l’81% delle imprese vitivinicole di Montepulciano ha un impiegato nel marketing sotto i 40 anni.
Negli ultimi dieci anni, l’inserimento dei giovani è avvenuto nel 60% delle imprese di Vino Nobile. In particolare le figure più ricercate sono quelle di responsabili commerciali per l’estero, ma anche le nuove leve nelle professionalità di enotecnici e di enologi (sempre più giovani escono dalle facoltà di agraria e da istituti di formazione agricola).
Sono molte le aziende che al loro interno hanno una figura professionale che si occupa di comunicazione e più in particolare di social marketing. Quasi tutte hanno un profilo Facebook (8 su 10), mentre il 33% utilizza anche Twitter. Altri social network, come Linkedin, Instagram e Pinterest, sono usati ugualmente da un terzo delle aziende.
A livello di ricambio generazionale, poi, oltre il 50% delle imprese viticole di Montepulciano ha ad oggi superato con successo la seconda generazione. Il 70% delle aziende ha già affrontato l’argomento ricambio e l’88% di queste pensa all’avvicendamento familiare. È il caso di dire tradizione e innovazione, visto che il 63% delle imprese associate al Consorzio vanta una storia ultratrentennale e il 31% tra i 10 e i 30 anni di attività. Il 50% di queste aziende occupa la famiglia o parte di essa e il 67% ha dichiarato di riunirsi periodicamente per parlare del futuro dell’azienda. Chi non ha la possibilità di avvicendare giovani al timone dell’azienda ritiene (il 70%) che, pur affidandola a un manager esterno, non vorrebbe perderne la titolarità”.
Info: www.consorziovinonobile.it

Focus - I numeri del Vino Nobile di Montepulciano
500 milioni di euro. Ecco la cifra che quantifica il Vino Nobile di Montepulciano tra valori patrimoniali, fatturato e produzione. Nello specifico, in oltre 200 milioni di euro, è stimato il valore patrimoniale delle aziende agricole che producono Vino Nobile, 150 milioni circa il valore patrimoniale dei vigneti (in media un ettaro vitato costa sui 150.000 euro) e 65 milioni di euro è valore medio annuo della produzione vitivinicola.
Una cifra importante per un territorio nel quale su 16.500 ettari di superficie comunale, 2.200 ettari sono vitati: il 16% circa del paesaggio comunale è caratterizzato dalla vite. A coltivare questi vigneti oltre 250 viticoltori (sono circa 90 gli imbottigliatori in tutto, dei quali 75 associati al Consorzio dei produttori) che nel 2014 hanno prodotto 70.000 ettolitri di Vino Nobile, e 23.000 destinati a divenire Rosso di Montepulciano. Oltre 1.000 i dipendenti fissi impiegati dal settore vino a Montepulciano, ai quali se ne aggiungono altrettanti stagionali.
Nel 2014 sono state immesse nel mercato 7,4 milioni di bottiglie di Vino Nobile (in linea con il 2013) e oltre 3 milioni di Rosso di Montepulciano Doc, in questo caso facendo registrare un +24% sul 2013, un dato questo che dà ragione al Consorzio dei produttori che negli ultimi anni ha investito molto anche nella produzione di questo vino del territorio.

Focus - Il mercato: l’export segna con il 2014 un +4% sul 2013 toccando la storica quota dell’80% di prodotto, mentre il restante 20% viene commercializzato in Italia
Nel mercato nazionale le principali vendite sono registrate in Toscana per il 47%, dato al quale si aggiunge il 16% delle vendite al Centro. Al Nord è stato venduto il 23% del totale, mentre ha registrato una lieve flessione rispetto allo scorso anno la percentuale della vendita diretta in azienda, 13%. All’estero si assiste a una torta divisa a metà tra Europa e paesi extra Ue. La Germania, con il 43% della quota esportazioni, resta il primo Paese per le vendite del Nobile, e anche la Svizzera con oltre il 10% rappresenta un importante sbocco. Gli Usa confermano l’ottimo andamento segnando nel 2014 il 10,8%, così come i mercati asiatici che anche nel 2014 hanno confermato la propria propensione all’apprezzamento del Nobile.

Focus - I Cinquant’anni del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano
Correva l’anno 1965 quando nove viticoltori di Montepulciano, il 17 novembre, depositarono lo statuto del Consorzio del Vino Nobile: con il presidente Aldolfo Gamberucci, il neonato Consorzio cominciò un lavoro di miglioramento della qualità e di promozione del prodotto in vista anche della nascita della Doc l’anno successivo. Sono passati 50 anni di storia che hanno visto succedersi 9 presidenti e che dai pochi associati dei primi anni (nel 1975 le aziende associate erano 21) hanno portato ai 75 di oggi. Un lavoro che si è basato da subito sul controllo, per migliorare e uniformare la qualità del prodotto, ma anche della promozione. Anno di svolta è stato sicuramente il 1983 quando il Vino Nobile è stata la prima Docg in Italia. Proprio in questi anni si sviluppano i viaggi promozionali non solo in Italia, ma anche all’estero. Cinquanta anni di storia per un vino e un territorio che sono diventati un simbolo del Made in Italy nel mondo.

Focus - Il Consorzio del Nobile & la Fortezza di Montepulciano
Il Consorzio del Vino Nobile continua ad aver un ruolo attivo nella tutela del patrimonio storico-artistico di Montepulciano. L’esempio più evidente di questo impegno, in cui i produttori associati sono schierati al fianco dell’Amministrazione Comunale e di altri partner Istituzionali e privati, è la Fortezza, edificio di antichissime origini, la cui esistenza è già documentata addirittura nell’VIII secolo.
Dai primi anni 2000, la Fortezza ha ospitato l’Anteprima del Vino Nobile poi, nel 2007, è stato avviato un imponente progetto di restauro destinato a fare della struttura il punto di riferimento delle attività economiche del territorio nel settore vinicolo e delle produzioni tipiche e di qualità.
L’Anteprima 2015 anticipa di pochi mesi la definitiva conclusione dei lavori che consegnerà alla collettività un bene prestigioso, completamente fruibile.
All’intervento, che riguarda il completamento del piano terra e la ristrutturazione del primo piano, il Consorzio del Vino Nobile contribuisce in maniera consistente insieme alla Kennesaw University della Georgia (Usa) e al Comune per arrivare ad un totale di 1 milione e mezzo di euro. Complessivamente l’intervento sulla Fortezza che ha visto il Consorzio impegnarsi anche nei due precedenti stralci ha avuto un consistenza di oltre 2,5 milioni di Euro.

Focus - La curiosità: “Cavatappi - Ingegno & arte di un utensile prezioso”
Durante l’Anteprima del Vino Nobile, l’Associazione Italiana Collezionisti Cavatappi (Aicc), una delle più importanti associazioni mondiali del collezionismo di cavatappi antichi, ha allestito una grandiosa Mostra sui cavatappi antichi. L’allestimento, curato da Giorgio Cimagalli, past President della Associazione e grande esperto di cavatappi che raccoglie ormai da oltre trent’anni in una collezione di oltre 4.000 esemplari di ogni epoca e provenienti da ogni parte del mondo, raccoglie centinaia di pezzi di grande valore e dai tratti curiosi, oltre che preziosi.
Un mondo che viene spiegato dalla mostra con pannelli esplicativi per i visitatori, approfondimento degli aspetti culturali, incontri e dibattiti di assoluto interesse anche per i neofiti ed i curiosi, che nella Fortezza possono ammirare pezzi dal XVII secolo ai giorni nostri, frutto della continua ricerca dei collezionisti.
Un curioso mondo, quello dei cavatappi, a tratti maniacale come ogni forma di collezionismo, ma anche aperto ad amanti del vino e di tutto quanto ruota intorno ad esso. Ed è proprio per consentire agli addetti al settore ma anche a visitatori occasionali e semplici cittadini di cogliere le atmosfere ed il fascino di questo strumento, che da arnese di uso famigliare ha assunto nel tempo un ruolo di ricerca creativa ed artistica, che nella terra del Vino Nobile arriva questa affascinante Mostra del Cavatappi con tantissimi esemplari insoliti e curiosi a dimostrazione dell’ingegno di chi li ha ideati e spesso dell’arte di chi li ha amorevolmente realizzati.

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